Aprile 16, 2024

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Alla COP26, Cuba chiede una nuova struttura finanziaria

Il capo di Citma ha evidenziato la necessità per le nazioni insulari di poter contare sul supporto per trattare i danni causati da eventi meteorologici estremi. Foto: PL.

Mercoledì a Glasgow, Cuba ha chiesto una nuova struttura finanziaria più giusta, trasparente ed equa per aiutare i paesi in via di sviluppo a mitigare e adattarsi agli effetti del cambiamento climatico.

Elba Rosa Perez, ministro cubano della Scienza, della tecnologia e dell’ambiente (CITMA), ha affermato che la portata, la portata e la velocità dei finanziamenti per il clima da parte dei paesi sviluppati sono chiaramente insufficienti e il lavoro per un nuovo obiettivo finanziario globale deve essere accelerato e approfondito. , alla XXVI Conferenza delle Parti (COP26).

Parlando questo martedì a una delle sessioni ministeriali dell’evento, Peres ha affermato che questo nuovo sistema di finanziamento dovrebbe essere basato sul principio delle responsabilità comuni ma differenziate e sulle rispettive capacità.

Ha sottolineato che è necessario garantire la chiarezza e la disponibilità di risorse finanziarie sufficienti per soddisfare le esigenze individuate dai paesi in via di sviluppo, che si tratti di mitigazione e adattamento o perdite e danni legati al clima.

A questo proposito, la Presidenza Citma ha evidenziato la necessità per le nazioni insulari, come Cuba, di poter contare su un sostegno per trattare i danni causati da eventi meteorologici estremi come gli uragani.

Ha inoltre invitato a semplificare i meccanismi di accesso ai fondi disponibili e ha indicato che il suo Paese ha finora ottenuto l’approvazione di due progetti per il cosiddetto Fondo verde dopo un percorso lungo e talvolta difficile.

In questo senso, Peres ha respinto qualsiasi azione che potrebbe comportare l’esclusione o la limitazione di alcuni paesi in via di sviluppo dal ricevere finanziamenti per progetti internazionali stabiliti nell’Accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici.

Ha concluso che i fondi, le agenzie ei meccanismi finanziari esistenti devono garantire trasparenza e non discriminazione in qualsiasi paese.

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La COP26, che è vista come una delle ultime opportunità per il mondo di attuare gli accordi di Parigi sulla limitazione del riscaldamento globale a 1,5 gradi e sulla riduzione delle emissioni nette di carbonio, durerà fino al 12 novembre.