giovedì, Dicembre 5, 2024

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“Anche ci ha fatto sentire stupidi”

Massimo Rivola Ha lasciato gran parte della sua vita alle spalle con un cambiamento insolito all’epoca, che gli ha permesso di abbandonare la sua avventura in Formula 1 tanto per cominciare. Nuove gare in MotoGP. Ex direttore sportivo della Ferrari e L’attuale amministratore delegato della divisione corse di Aprilia in MotoGP, Ha iniziato il suo viaggio in grande circo Come membro marketing della Minardi nel 1998. Durante quel periodo Era il suo primo contatto con Fernando Alonso Esordisce in squadra e dopo essere passato alla Toro Rosso come direttore sportivo, l’italiano Si riunisce con lo spagnolo che è già diventato due volte campione, in file Scuderia.

Entrambi hanno coinciso a Maranello durante L’intera fase vissuta da Fernando come pilota (2010-2014), Nonostante Rivola sia arrivato due anni prima che Astori si unisse alla squadra. E anche se avrebbe potuto essere un altro pilota della lista, Alonso è stato uno di quelli che ha lasciato il segno grazie alla sua capacità di leggere le gare Questo non ha lasciato indifferente l’italiano, come ammette Il Foglio: “Non ho mai visto nessuno leggere una gara come lui. a volte Ci ha fatto sentire letteralmente degli idioti Sul muro della fossa, perché sa tutto.

Le parole dell’ex tecnico Ferrari indicano che lo spagnolo non era solo concentrato sulla guida, ma anche sulla ricerca di una strategia ideale che avrebbe potuto cambiare tanto la storia a fine 2010: “Noi Avevamo davanti molti schermi con dati, ma spesso Trai alcune conclusioni prima di noi. E che stava facendo il suo lavoro anche in macchina”.

Anche se la Coppa del Mondo è stata contrastata dal lavoro della squadra e dal talento di Fernando Lo hanno fatto passare alla storia della “Scuderia” con undici vittorie. Ha lasciato lo spagnolo come secondo spagnolo a gareggiare con la Ferrari e solo un anno fa, Sainz ha portato questo numero a tre In una stagione è finito come giocatore dell’anno di Maranello, nonostante la fiducia della squadra in Leclerc. Cosa non ha sorpreso Rivola, in cui ha sempre creduto: “La buona prestazione di Carlos non mi sorprende. Per molto tempo ho consigliato di firmarlo. È sempre stato così forte, è veloce e intelligente“.

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