mercoledì, Novembre 6, 2024

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Burger King accusato di “pubblicità ingannevole” per le sue enormi dimensioni

Burger King è tornato alla ribalta, anche se in questo caso non a causa dei suoi strani post sui social media in cui la catena di fast food fa sempre parlare la gente. In questa occasione, l’azienda statunitense sta facendo notizia dopo aver ricevuto una causa federale da un avvocato del sud della Florida che metteva in dubbio la differenza tra i suoi prodotti nella vita reale e la pubblicità in televisione.

Anthony Russo, che sta cercando lo status di class action e danni monetari, afferma che Burger King si impegna in “pubblicità ingannevole” servendo ai clienti prodotti molto più piccoli di quelli pubblicizzati. Secondo questo avvocato, la famosa catena di fast food avrebbe iniziato a “gonfiare hamburger” a settembre 2017. Prima di allora, “pubblicizzava i suoi prodotti alimentari in modo più equo”.

“La scala è materialmente esagerata”, aggiunge Rousseau. L’avvocato si riferisce direttamente al famoso “Whopper”, che, secondo lui, “ha hamburger negli annunci più grandi del 35% rispetto alla versione del mondo reale, con il doppio di quanto effettivamente servito”. Inoltre, la causa include anche la testimonianza di diversi YouTuber specializzati in recensioni di cibo, così come altri utenti di Twitter che hanno mostrato la stessa insoddisfazione.

Non è la prima volta

Anthony Russo non è il primo cliente non soddisfatto del volume di prodotti venduti da Burger King. Va ricordato che dodici anni fa questa stessa azienda era già stata accusata di gonfiare il cibo nella sua pubblicità, sia in televisione che su altri media. A quel tempo, la UK Advertising Authority citava l’azienda dopo aver scoperto che lo spessore e l’altezza degli hamburger erano “significativamente inferiori” rispetto a quanto pubblicizzato.

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