giovedì, Novembre 7, 2024

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Calma tesa a poche ore dalle elezioni in Argentina

Da La Quiaca, nel nord della provincia di Jujuy, a Puerto Iguazú, a Misiones, Corrientes, Chaco o Salta, nelle zone di confine, hanno iniziato a dispiegarsi forze di sicurezza che manterranno il normale sviluppo di queste elezioni, che prenderanno posto un po’ più tranquillo rispetto alle primarie di settembre passato a causa dell’apparente calo dei contagi da Covid-19.

Come disposto dalla Camera delle elezioni nazionali, ai sensi dell’articolo 31 della legge 26571, a partire dalle otto del mattino di venerdì e fino a tre ore dopo la fine delle votazioni, i candidati e le forze politiche non potranno indire elezioni. Qualsiasi tipo di dichiarazione politica o propaganda.

Questo standard si applica anche ai dipendenti pubblici o ai social media e include il divieto di pubblicare sondaggi e sondaggi prima delle elezioni.

Nei prossimi due giorni è inoltre vietato diffondere messaggi di advocacy tramite carta stampata e digitale, televisione e radio, e tenere spettacoli pubblici, culturali, sociali o sportivi, all’aperto o al chiuso. I sondaggi sono aperti.

Le bevande alcoliche, invece, non possono essere vendute dalle 20:00 del mattino fino a tre ore dopo la fine delle elezioni e non possono portare bandiere, distintivi o insegne di partito.

Da settimane le autorità e il Consiglio elettorale nazionale stanno lavorando a misure importanti e attuando un protocollo di prevenzione sanitaria completamente diverso dallo scorso settembre, che cercherà maggiore flessibilità, evitando così lunghe code.

Diverse coalizioni hanno concluso ieri gli eventi della loro campagna, e così il Frente de Todos ufficiale è stato visto a Merlo, Buenos Aires, in una riunione guidata dal presidente Alberto Fernandez alla presenza del vicepresidente, Cristina Fernandez, e dei due candidati vincitori. sede nella legislatura.

Hanno diritto al voto oltre 34 milioni di persone. Secondo le località, il maggior numero è ancora la provincia di Buenos Aires con il 37 per cento del registro nazionale (12 milioni 704 mila 518), seguita da Córdoba (2 milioni 984 mila 631 elettori) e Santa Fe (due milioni 768 mila 525) .

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