giovedì, Dicembre 5, 2024

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Chiedono al giudice elettorale del Brasile di rimuovere le fake news

Secondo il portale lula.com.br, le cause chiedono la rimozione di oltre 200 post su social network e piattaforme come Twitter, Facebook, Instagram, Kwai, Gettr, YouTube, TikTok e Telegram, oltre che sui siti web. .

Una raccolta di fake news sottoposta alla giustizia elettorale rivela che esiste un ampio movimento coordinato di gruppi e sostenitori del leader di estrema destra Jair Bolsonaro per pubblicare rapporti inesistenti, con l’apparente intento di influenzare le prossime elezioni.

Tra le fake news: video che manipolano le linee di Lula, il candidato di potere al Partito Laburista, per offuscare la sua immagine davanti agli elettori.

Allo stesso modo, l’uso di approcci completamente soggettivi dell’ex leader sindacale per creare false narrazioni; Taglia e modifica i video del candidato per dedurre comportamenti che non si sono verificati e disinformazione contro il sistema elettorale.

Allo stesso modo, le bugie relative ai sondaggi sulle intenzioni di voto; audio erroneamente attribuiti agli interlocutori di PT; False notizie relative agli eventi della campagna, tra le altre cose.

Come co-rappresentanti coinvolti nella diffusione della disinformazione, spiccano il senatore Flavio Bolsonaro, il rappresentante federale Eduardo Bolsonaro e il membro del Congresso Carlos Bolsonaro, tutti figli del presidente.

oltre ai parlamentari Carla Zampelli, Pia Kesis, Carlos Jordi, il colonnello Tadao e Floriano Agora; Ministro delle Comunicazioni, Fabio Faria; Il cantante Roger Rocha. giornalisti come Milton Neves e Silvio Navarro; e influencer digitali come Kim Paim.

Il sito specifica che il punto importante è la diversità dei social network utilizzati per condividere la disinformazione, al fine di raggiungere il maggior numero di elettori e quindi influenzare negativamente il processo elettorale.

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Negare che l’ambito delle pubblicazioni sia chiaro perché ci sono testi che raggiungono le 600.000 visualizzazioni e visualizzazioni.

La pagina ufficiale dell’ex presidente avverte che “gravi bugie possono confondere l’elettorato brasiliano e influenzare così l’esito della disputa elettorale”.

Finora Lula sta guidando tutti i sondaggi d’opinione verso un referendum in cui Bolsonaro proverà a farsi rieleggere.

Il primo turno del referendum si svolgerà il 2 ottobre, quando 156 milioni 454mila 11 brasiliani si recheranno alle urne per eleggere il Presidente della Repubblica, governatori, senatori, rappresentanti federali, statali e provinciali.

jcm/ocs