Aprile 19, 2024

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Cuba impone restrizioni agli stranieri a causa della variante Omicron

Il Ministero della Sanità cubano ha annunciato che dal 4 dicembre entreranno in vigore a Cuba “misure per rafforzare il controllo dei viaggiatori internazionali” per fermare il possibile ingresso della variante Omicron nel Paese.

Alla data indicata, i viaggiatori provenienti da Sud Africa, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Malawi ed Eswatini (ex Swaziland), all’arrivo a Cuba, devono soddisfare i seguenti requisiti:

1- Presentare un piano di vaccinazione completo all’ingresso nel paese.

2- Risultato negativo della RT-PCR eseguita al massimo 72 ore prima del volo.

3- Un campione PCR-RT SARS-CoV-2 verrà prelevato al punto di ingresso.

4- A loro sarà applicata la quarantena obbligatoria per un periodo di sette giorni in un hotel designato a tale scopo, a condizione che il viaggiatore sostenga le spese di alloggio e trasporto.

5- Il sesto giorno dopo l’arrivo verrà prelevato un nuovo campione SARS-CoV-2 PCR-RT, se negativo, il viaggiatore verrà tolto dalla quarantena il settimo giorno.

Le misure di cui sopra verranno applicate anche a un secondo gruppo di paesi, ad eccezione della quarantena obbligatoria e della RT-PCR del sesto giorno, il pool Cibercuba.

Questo secondo gruppo comprende Belgio, Israele, Hong Kong, Egitto, Turchia e il resto dell’Africa subsahariana (Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Capo Verde, Camerun, Ciad, Comore, Costa d’Avorio, Eritrea, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritius, Mauritania, Niger, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Sao Tome e Principe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Swaziland Sudan, Sud Sudan, Tanzania, Togo, Uganda, Gibuti e Zambia).

La scorsa settimana l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha descritto la variante Omicron del coronavirus come “allarmante” a causa di una varietà di mutazioni e di un aumentato rischio di infezione nei pazienti.

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