Giovedì scorso, il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez Parilla ha descritto il Summit sulla democrazia, organizzato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, come selettivo e unilaterale, che riunisce leader, attivisti e rappresentanti di diversi paesi. settore privato.
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Il ministro degli Esteri cubano ha commentato nel suo profilo sulla piattaforma Twitter, che l’evento “manca di prestigio internazionale”, e si svolge al di fuori delle Nazioni Unite, sebbene tra le sue tematiche vi sia la difesa dei diritti umani e del sistema democratico.
Ha aggiunto che la Casa Bianca “riconosce il suo isolamento nell’organizzazione multilaterale e la sua incapacità di imporre valori e regole che rispondano ai suoi ristretti interessi strategici”.
In assenza di prestigio internazionale, gli Stati Uniti tengono un vertice unilaterale e selettivo al di fuori delle Nazioni Unite, perché riconoscono il proprio isolamento nell’organismo multilaterale e la propria incapacità di imporre valori e regole che rispondano ai propri ristretti interessi strategici.
– Bruno Rodríguez P (@BrunoRguezP)
9 dicembre 2021
Nonostante abbia rappresentanti di più di cento paesi, il forum è stato criticato da politici, media e gran parte del popolo americano, che insinuano che Biden stia minando i principi democratici che sta cercando di promuovere in detto forum.
Lo hanno anche descritto come una sorta di termometro nel confronto di Washington con Cina e Russia, paesi che accusa di violare i diritti umani e che non hanno rappresentanti all’incontro, né Cuba, Venezuela, Turchia e Iran, tra gli altri. .
In questo senso, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zagarova, si è scrollata di dosso «gli Stati Uniti d’America. Distrugge il sistema delle relazioni internazionali, che si basa sul diritto internazionale e sul ruolo centrale delle Nazioni Unite, per creare il suo propria zona di comfort, che intende controllare da sola.”
Il diplomatico ha aggiunto che ai presenti nel forum virtuale “sarà dato un onorevole diritto di servire gli interessi del sistema americano”, osservando che gli Stati Uniti stanno cercando di “cambiare l’ordine mondiale esistente formando nuove alleanze, associazioni e istituzioni. “
Intanto, giovedì negli Stati Uniti, sono state convocate manifestazioni per chiedere il rispetto del diritto di voto in California, Georgia, New York e Virginia, nell’ambito di un’ondata di manifestazioni in tutta l’Unione iniziata lo scorso giorno 6 e che proseguirà fino al il giorno successivo 13 richieste per i diritti civili ed elettorali, rivedere le mappe elettorali statali ridistribuite che colpiscono le minoranze, in particolare le persone di origine africana.
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