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Gentiloni esorta l’Italia a controllare il debito senza penalizzare la crescita

Gentiloni esorta l’Italia a controllare il debito senza penalizzare la crescita

Questo contenuto è stato rilasciato il 30 maggio 2022 – 11:40

ROMA, 30 mag. (EFE) .- Il commissario europeo per l’Economia, Paulo Gentiloni, ha confermato oggi che l’Italia e altri cinque Stati membri di cui non ha fatto il nome stanno monitorando l’elevato debito pubblico e riducendolo gradualmente. Evoluzione nell’attuale situazione di incertezza.

“Sei Paesi ad alto debito, tra cui l’Italia, devono puntare sulla finanza pubblica. La sfida è facile a dirsi, ma difficile da usare, per mantenere l’andamento dell’economia in un territorio positivo, per superare la crisi in Ucraina, e a allo stesso tempo per controllare l’alto debito”, ha detto in una conferenza stampa estera a Roma. Gentiloni ha detto durante l’incontro.

“I prestiti sono fissi, ma devi mantenere la concentrazione”, ha aggiunto.

L’Italia rappresentava oltre il 150% del prodotto interno lordo (Pil) entro il 2021 e il governo di Mario Draghi lo ha ridotto al 147% quest’anno, toccando il 140% entro il 2025.

Sebbene la Spagna non specifichi nessun altro Paese, le ultime stime della Commissione Europea, pubblicate il 16 maggio, mostrano che il PIL scenderà al 115,1% nel 2022 e al 113,7% nel 2023. Entrambi gli eventi sono stati inferiori al previsto a novembre.

Gentiloni ha riconosciuto che l’attuale situazione globale è difficile, ma ha rifiutato di commentare la recessione: “Si potrebbe impedire al PIL di entrare nel regno negativo, sebbene l’incertezza e la recessione rimangano evidenti”.

Per questo, ha sottolineato, ventisette persone hanno accettato di sospendere entro il 2023 i termini finanziari dell’Accordo di Stabilità e Sviluppo, che fisserà limiti del 3% e del 60% del Pil per il deficit e il debito di ciascun Paese.

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Nella peggiore delle ipotesi, le previsioni di crescita del Pil per il 2022 e il 2023 potrebbero risentire di “rispettivamente di 2,5 e 1 punto percentuale, mentre l’inflazione dovrebbe esserlo” in caso di forte riduzione delle forniture di gas dalla Russia”. I punti percentuali aumenteranno nel 2022. Oltre 1 punto percentuale sopra la previsione di base per il 2023”.

Alla domanda se l’UE stesse considerando la confisca dei beni dell’oligarchia russa congelata nel quadro delle sanzioni europee contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina, ha detto che “devono essere soddisfatte le condizioni dalla scena” perché è stato “difficile”. Diritto e giustizia”.

Per quanto riguarda il gas, Gentiloni ha convenuto che ventisette persone non hanno accettato di fissare un tetto al prezzo del gas e che dovrebbero dare alla Commissione europea la possibilità di sfruttare questa opportunità. EFE

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