Aprile 24, 2024

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Iberdrola ed Endesa soffrono in borsa e perdono 4,4 miliardi di euro di capitale in due giorni | mercati

Il settore elettrico spagnolo è tornato ad essere la lanterna rossa della Borsa, il giorno dopo che il governo ha approvato un pacchetto di misure volte ad abbassare la bolletta elettrica. Oggi Endesa e Iberdrola sono in calo dell’1,7% ciascuna. Ieri la penalità maggiore è stata per Endesa, che ha chiuso al 5%. Il taglio Iberdrola 1,55% era un po’ più mite. Nel giro di due giorni entrambi i titoli perdono tra loro 4.400 milioni di euro di valore di mercato.

La temporanea riduzione dell’eccedenza di bonus ottenuta dalle società elettriche a seguito dell’aumento dei prezzi del gas e la riduzione delle imposte. Ridurre l’aumento del gas, più controllo sugli impianti idroelettrici e attuare la riforma delle tariffe regolamentate o del PVPC sono alcune delle misure contenute nel Regio Decreto Legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.

Non solo queste nuove misure hanno un impatto diretto sui prezzi delle aziende del settore, molte società di analisi hanno rivisto al ribasso le valutazioni fine a se stesse. È il caso di Goldman Sachs, che ha abbassato il prezzo indicativo di Iberdrola a 13 euro da 13,8 euro, mentre Endesa è passato a 22 euro da 23,5 euro.

Come stimato da Goldman Sachs, ciò rappresenta una riduzione media dell’EPS del 5% per gli incumbent dal 2022 al 25. Oltre al “recupero del carbonio” precedentemente riportato, stima che l’impatto complessivo sull’EPS per il 2022-25 sia in media del 10% per Iberdrola e del 15% per Endesa.

La banca d’affari aggiunge: “Queste misure sembrano essere incoerenti con l’attuale disegno del mercato dell’energia e sembrano essere un passo verso una regolamentazione parziale delle bollette energetiche. Come abbiamo visto nel 2013, questo potrebbe violare la direttiva UE sull’energia”.

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Bankinter spiega che questa è una brutta notizia per il settore, non solo per l’impatto negativo diretto sul valore aziendale delle azioni di ieri, ma anche perché evidenzia l’incertezza normativa per il settore, un’idea che condivide. Con gli analisti Citi.

Hanno calcolato da Bankinter che, nonostante il campo di applicazione del regio decreto sia solo temporaneo, rappresenta una modifica normativa che ha un impatto negativo sulla certezza del diritto. Dei 2.600 milioni di euro di impatto diretto sulle società elettriche dovuto alle azioni di ieri, si stima che 1.221 milioni di euro compenseranno Iberdrola, 976 milioni di euro per Endesa, 188 milioni di euro per Naturgy, 144 milioni di euro per Acciona e 71 milioni di euro per Iberdrola EuroEDP.

In termini di capitalizzazione di mercato, la maggiore influenza è Endesa (4,7% sul suo capitale sociale di 20.550 milioni di euro), seguita da Iberdrola (1,9% su 64.170 milioni di euro), Acciona (1,4% su 10.207 milioni di euro), Naturgy (0,9 %) in più da 21.176 milioni di euro) e infine EDP (0,4% in più di 10.127 milioni di euro).

Dell’impatto totale di 3200 milioni di euro, inclusa la riduzione di CO2, Iberdrola costerà 1525 milioni di euro, Endesa 1.220 milioni di euro, Naturgy 235 milioni di euro, Acciona 180 milioni di euro e 80 milioni di euro EDP, così come Bankinter aggiunge.