Marzo 29, 2024

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Il Nicaragua richiede rapporti credibili sui diritti umani dall’Organizzazione degli Stati americani

“Parlando di un’America rinnovata (oggetto della cinquantunesima sessione dell’Assemblea Generale), riteniamo importante rinnovare il lavoro della Commissione Interamericana sui Diritti Umani e portare avanti i suoi rapporti di lavoro, che in il caso del mio Paese si basano su notizie false tratte da notizie di stampa o tweet”.

Macfields ha esortato a sentire entrambe le facce della stessa medaglia, che ci sia più dialogo e che sia costruito in modo armonioso per catturare tutte le sfumature ei colori dei diritti umani.

Ha detto che in Nicaragua, 1,5 milioni di bambini ricevono cibo gratuito nelle scuole, e questo è anche un diritto umano, come la questione dell’accesso agli alloggi solidali, la riparazione e la costruzione di più di mille centri sanitari e unità sanitarie da parte del intero stato. , ha sottolineato.

Ha sottolineato che questi sono diritti umani e nel mio paese sono promossi e garantiti.

In questo senso, ha indicato che avrebbero fornito la propria nota a piè di pagina nei rapporti della Commissione interamericana sui diritti umani e della Corte interamericana dei diritti umani presentati venerdì.

Il giorno prima, la delegazione del Paese centroamericano ha ribadito il proprio rifiuto di inserire il tema “La situazione in Nicaragua” all’ordine del giorno della riunione al punto 24.

Poi è arrivata la protesta con la voce del rappresentante permanente supplente di questo Paese davanti al meccanismo regionale, Michael Campbell, che ha invitato gli Stati membri a “mantenere un impegno senza restrizioni ai principi fondamentali del rispetto della sovranità nazionale,

Libertà di autodeterminazione e non ingerenza negli affari interni.

Il Nicaragua si rispetta, signor Presidente, chiediamo che il nostro rifiuto di questo punto all’ordine del giorno sia registrato nel verbale, ha notato immediatamente Campbell dopo l’approvazione dell’ordine del giorno per la riunione presieduta dal Guatemala come paese ospitante.

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“Siamo stati coerenti nel nostro messaggio e con il rinnovato mandato del popolo del Nicaragua, concesso libertà, trasparenza e sovranità dal voto di quasi tre milioni di cittadini il 7 novembre, e continueremo a forgiare un futuro di pace, prosperità e benessere”, ha sottolineato l’ambasciatore Campbell.

L’obiezione della Missione Permanente del Nicaragua alla proposta presentata da Canada, Colombia, Costa Rica, Stati Uniti e Paraguay si riflette già nella nota all’ordine del giorno al punto 24.

memoria / mm