Aprile 19, 2024

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Il parlamento vietnamita approva l’aumento di stipendio e pensione

Il parlamento vietnamita approva l’aumento di stipendio e pensione

Secondo il documento adottato dai legislatori, lo stipendio base di comandanti (quadri), dipendenti pubblici e dipendenti pubblici salirà a 1,8 milioni di dong (circa $ 72) al mese a partire dal 1 luglio 2023.

Dalla stessa data, le pensioni e gli assegni di previdenza sociale aumenteranno del 12,5 per cento e coloro che sono andati in pensione prima del 1995 con prestazioni ridotte riceveranno un sostegno aggiuntivo.

La decisione prevede anche l’aumento dei sussidi per le persone con servizi meritori a un livello non inferiore a quello delle famiglie povere delle aree urbane e l’aumento del 20,8 per cento della spesa per le politiche di assistenza sociale legate allo stipendio base.

Nel 2023, le entrate totali del bilancio statale raggiungeranno $ 65,3 miliardi, mentre le spese si avvicineranno a $ 83,6 miliardi, con un disavanzo stimato di $ 18,3 miliardi, che rappresenta il 4,42% del PIL.

Il parere, riportato dall’agenzia di stampa VNA, afferma chiaramente che la riforma globale della politica salariale nel 2023 non sarà attuata secondo la delibera n. 27-NQ/TW, emessa il 21 maggio 2018 della 7a sessione plenaria del il Comitato Centrale per le Retribuzioni. Partito Comunista Vietnamita.

Dal 1° gennaio è previsto invece il prolungamento del sostegno preferenziale alla medicina preventiva e agli operatori sanitari di base.

Oggi il parlamento vietnamita ha anche approvato la decisione di destinare il budget centrale per il 2023, che avrà 34,8 miliardi di dollari di entrate e 52,1 miliardi di dollari di spese.

Nella seduta del giorno prima, l’Assemblea nazionale ha dato il via libera a maggioranza a una risoluzione sul Piano di sviluppo sociale ed economico 2023, che prevede una crescita del PIL del 6,5 per cento.

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Il documento fissava 15 obiettivi, tra cui il raggiungimento di un reddito pro capite di $ 4.400. Mantenere un aumento dell’indice dei prezzi al consumo del 4,5 per cento e ridurre la percentuale di famiglie povere tra 1 e 1,5 punti percentuali, secondo la misurazione multidimensionale.

La risoluzione ha anche posto l’accento sugli obiettivi generali per il prossimo anno, che si concentreranno sul dare priorità al mantenimento della stabilità macroeconomica, al controllo dell’inflazione, alla promozione della crescita e alla garanzia di un grande equilibrio per l’economia.

mem/mpm