Mercoledì, il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha annunciato che la città di Belém, capitale dello stato del Pará (nord), si candiderà per ospitare il vertice delle Nazioni Unite sul clima (COP30) nel 2025.
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Dopo un incontro con il governatore del Para, Helder Barballo, il presidente ha annunciato sul suo account Twitter che dovrebbe “essere in grado di ospitare il più grande evento climatico del mondo in una città che fa parte dell’Amazzonia brasiliana”.
Lo scorso novembre, il presidente brasiliano aveva già espresso la volontà di ospitare la conferenza sul clima durante la sua partecipazione alla COP27 in Egitto.
Da parte sua, il governatore Barbalio ha espresso la disponibilità a ospitare il vertice per discutere della regione amazzonica, “discutendo del clima nel mondo e trovando soluzioni”.
La dichiarazione del carattere brasiliano segna l’inizio di una nuova era nel rapporto del Brasile con la salute del pianeta.
Durante il suo discorso inaugurale, Lula ha sottolineato che non tollererà la distruzione dell’Amazzonia, i cui tassi di deforestazione sono aumentati del 60% durante i quattro anni di amministrazione di Jair Bolsonaro (2019-2022), secondo i gruppi ambientalisti.
Nel periodo di transizione del governo nel 2018, Bolsonaro ha ritirato la candidatura del Brasile a ospitare la COP25 nel 2019.
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