lunedì, Novembre 4, 2024

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L’Azerbaigian restituisce altri 10 soldati catturati in Armenia

Secondo il Comitato di Stato sui prigionieri di guerra, gli ostaggi e i cittadini scomparsi, il 4 dicembre Baku ha consegnato 10 soldati armeni catturati e in cambio Yerevan ha dato loro mappe dei campi minati nella regione del Karabakh.

Il 16 novembre sono scoppiati pesanti combattimenti tra le forze armate di entrambi i paesi nelle aree di confine della regione armena di Syunik.

Yerevan ha affermato che l’esercito azero ha lanciato un’offensiva in profondità nel territorio armeno, minacciando la strada statale che collega la capitale della repubblica e le regioni meridionali del paese e l’Iran.

Da parte sua, Baku ha accusato l’Armenia dell’incidente, accusando le sue forze armate di aver provocato l’attacco ai posti di frontiera dell’esercito azero.

Quel giorno, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha parlato telefonicamente con i suoi omologhi dei due Paesi caucasici, per poi annunciare che si sono impegnati ad adottare misure per stabilizzare la situazione al confine.

Il 26 novembre il presidente russo Vladimir Putin, il suo omologo azero Ilham Aliyev e il primo ministro armeno Nikol Pashinyan hanno sottolineato durante un incontro a Sochi la necessità di indirizzare progetti specifici per liberare il potenziale economico del Nagorno-Karabakh e la normalizzazione dei rapporti tra le due parti .

Nella dichiarazione congiunta, i leader hanno elogiato il lavoro del gruppo di lavoro tripartito, istituito l’11 gennaio di quest’anno con l’obiettivo di smantellare le relazioni economiche e le vie di trasporto nella regione.

Secondo il testo, Mosca continuerà a fornire tutta l’assistenza necessaria per la normalizzazione delle relazioni tra Azerbaigian e Armenia con l’obiettivo di creare un clima di fiducia e relazioni di buon vicinato tra questi due Paesi.

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Putin ha espresso la speranza che gli accordi raggiunti a Sochi vengano rispettati e creino le condizioni per i prossimi passi nella normalizzazione delle relazioni nel Caucaso meridionale.

Il documento indicava che entro la fine del 2021 saranno istituiti meccanismi di demarcazione e delimitazione del confine tra Armenia e Azerbaigian.

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