Aprile 24, 2024

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L’Italia conferma la possibilità di posticipare la riforma della PAC e di mantenere quella attuale entro il 2023

L’Italia conferma la possibilità di posticipare la riforma della PAC e di mantenere quella attuale entro il 2023

quando In Spagna e Francia La porta è aperta per misure di rilassamento CAP Quest’anno è stato prorogato al 2023 a causa della situazione di crisi Guerra in UcrainaAndare oltre l’Italia e proporre esplicitamente la possibilità di posticipare la riforma della Pac al 2023, per poi analizzare se è necessario utilizzarla.

Il suo ministro dell’Agricoltura, Stefano Pattuvanelli, ha definito la riforma della Pac “il miglior punto di equilibrio”, aggiungendo che “occorre pensare a posticipare l’entrata in vigore della nuova Pac, magari di un altro anno nel 2023. per far fronte alla emergenza attuale” legata all’invasione russa. euractiv.com.

Quando Pattuvanelli L’idea è stata avanzata per la prima volta a marzo Un ingresso flessibile nella riforma della PAC ha sollevato alcune sopracciglia tra gli altri ministri dell’agricoltura del campo.

Ha poi chiarito che apportare modifiche ai piani per il 2023 solo per tutelare gli obiettivi del Green Agreement sull’agricoltura includeva la richiesta dell’Italia.

Secondo Pattuvanelli, fornire una maggiore flessibilità nel 2023, come accaduto durante l’epidemia nel 2021-22, eviterebbe la necessità di modifiche strutturali nei piani strategici nazionali che si applicherebbero all’intero periodo di programmazione della PAC fino al 2027.

“Personalmente sono convinto che la nuova PAC non debba tirarsi indietro dai suoi sfidanti obiettivi, quindi invece di pensare a un cambiamento strutturale nei piani strategici, dovrebbe essere possibile posticipare la riforma della PAC e la sua attuazione. Sono allo studio nuove normative”, Putuvanelli disse.

Supporto degli agricoltori

Le conseguenze del conflitto in Ucraina hanno già portato gli agricoltori italiani a chiedere al governo di modificare il programma nazionale della PAC.

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L’8 marzo AgrissimUn’associazione che unisce diverse organizzazioni agricole, Egli ha detto “C’è un urgente bisogno di riconsiderare alcune delle opzioni europee nel settore energetico, in particolare per il settore erboristico, per proteggere il potenziale della produzione nazionale”.

Coordinatore dell’Associazione Massimiliano Gianzanti, Spiegato “Guardando al panorama sociale, riteniamo che l’adozione della nuova PAC debba essere momentaneamente sospesa, così come l’obbligo di green; allo stesso modo sarà necessaria un’estensione dell’attuazione della strategia Form to Fork per rivedere lo alla luce della situazione attuale.