sabato, Ottobre 5, 2024

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Lula visita il campo indigeno Tierra Libre a Brasilia

Lula dovrebbe annunciare l’omogeneizzazione di nuove terre indigene, secondo il ministro dei popoli indigeni, Sonia Guajara, per lo stato di Agencia Brasil.

I delegati hanno iniziato ad arrivare domenica da tutte le regioni per l’edizione 2023 dell’evento.

Il tema di quest’anno è “Il futuro degli indigeni è oggi. Senza demarcazione, non c’è democrazia”.

Secondo l’Articolazione dei Popoli Indigeni del Brasile, l’organizzatore dell’evento, il movimento promuove l’importanza della demarcazione della proprietà indigena, paralizzata negli ultimi quattro anni durante il governo dell’ex presidente Jair Bolsonaro.

L’entità sottolinea che più di 200 domini indigeni si allineano con la competenza della National Indigenous Peoples Foundation.

Almeno 13 regioni con funzionamento in corso e attuazione agevole. Ad oggi ne sono state organizzate circa 600.

Il campo è il primo grande raduno di questo tipo a Brasilia da quando Lula è tornata al potere a gennaio, in solidarietà con la rivendicazione degli indigeni, a differenza di Bolsonaro.

Per giorni gli indigeni hanno indossato i costumi tradizionali, con imponenti copricapi piumati e pitture sul corpo, in mezzo all’architettura futuristica della Government House.

Un punto centrale delle discussioni nel campo è stata la critica all’avanzamento dei disegni di legge che impediscono la delimitazione del territorio, come PL 490/2007.

Questo provvedimento, pronto per il voto nella sessione plenaria della Camera dei Rappresentanti, crea il cosiddetto Quadro Provvisorio, che stabilisce che i luoghi occupati dai popoli tradizionali fino al 5 ottobre 1988, data di promulgazione, saranno considerati terre indigene. dalla costituzione.

La Magna Carta non fornisce questo quadro come standard, perché i popoli indigeni sono popoli indigeni che erano presenti nel paese molto prima della colonizzazione europea.

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Al momento il caso è all’esame anche del Tribunale federale che, fino a quest’anno, deciderà se la tesi provvisoria quadro sia valida o meno.

Nel 2022, il Free Land Camp ha raccolto in questo capoluogo più di ottomila cittadini, provenienti da 100 diverse città e da tutte le regioni.

Per 10 giorni, il rifugio ha discusso del confronto con l’agenda anti-indigena imposta da Bolsonaro e della promozione dei candidati locali al Congresso.

mem/ocs