sabato, Ottobre 5, 2024

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Minimal Barcellona che urla durante le vacanze

Siviglia – Il Barcellona giocherà la Champions League la prossima stagione. Ha detto così, così com’è, sembra un obiettivo inferiore alla richiesta di questo club e ha detto che dopo la partita che ha giocato a Villamarín, si pensa alla fine della strada in un ciclo che la squadra del Barcellona deve finire , non importa cosa. Probabilmente.

Questo non è il Barcellona che vuole il suo allenatore, impotente sulla fascia mentre i calciatori giocavano quasi da stallo contro un avversario sbadato il cui corpo non gli arriva per lo sforzo profuso in questi mesi, ma ha un’illusione inosservata in l’azulgrana.

Ha vinto, quasi per caso e quando la partita stava già morendo, per un gol che non aveva nulla a che vedere con il suo dna volgare. Lontano dalla sua personalità e impegnato a rimanere critico in qualsiasi forma. “Ci sono tanti giocatori qui che hanno vinto tanti titoli e ora non è facile vedersi a questo punto… Devi essere forte mentalmente perché non è stata una stagione facile e abbiamo ridotto il livello di gioco ma non di intensità”. In sala stampa, Chaffee in qualche modo ha ammesso che la sua squadra aveva bisogno di abbassare il sipario, andare in vacanza e ricaricare le batterie in ogni modo.

“A novembre, quando siamo arrivati, eravamo al nono posto ed era in pericolo non solo la Champions, ma anche la qualificazione per l’Europa” ha rivelato il tecnico del Barcellona, ​​che ha messo sul tavolo “il netto miglioramento da allora. Se prendi il la classificazione da esso probabilmente sarebbe stato possibile a novembre Il secondo (novembre) per combattere per qualcos’altro… ma questa è la nostra realtà ora. Senza mai tralasciare di dichiarare che il Barcellona “sarà in Champions League, questo è stato un traguardo notevole e indiscutibile”.

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Dopo aver raggiunto quell’obiettivo, senza ulteriori indugi, e fiducioso che lo stallo possa raggiungere l’ultimo secondo che dà loro l’accesso alla Supercoppa spagnola, il Barcellona affronta le partite contro Celta, Getafe e Villarreal con una sorta di sollievo dalla pressione, combinazione. Dal comfort e dall’urgenza basta dire basta.

Il tecnico si è reso conto che la sua squadra non sta giocando “come prima” ma ha sottolineato che “nessuno abbassa le braccia”… una frase che può servire a lodare lo spirito e allo stesso tempo illustrare la necessità di risistemarsi nelle vacanze e aspettare perché il Barcellona sia migliore, molto meglio, la prossima stagione.