Aprile 24, 2024

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Mira Bernabeu torna a Valencia con uno spazio espositivo effimero

Valenzano. Guarda il Bernabeu Rientro a Valenzano. Il gallerista ha demolito le fondamenta del settore culturale quando ha annunciato nel 2019 che stava retrocedendo alla cieca Espaivisor, la galleria d’arte con cui era alla guida. Myriam Lozano. Il progetto è stato uno dei più affermati nel circuito fieristico di Valencia, con mostre che hanno senza dubbio lasciato il segno nella città. Proprio in quel momento il Bernabeu annunciò la sua partenza per Madrid, e da lì proseguì il cammino dell’Espanyor, seppur con un nuovo progetto: la mostra d’arte contemporanea 1 Mira Madrid. Poco più di due anni dopo, il proprietario della galleria è tornato a Valencia. Lo fa con il progetto 2 Mira Valencia, uno spazio alternativo che cerca di espandere i suoi sensori di progetto nella capitale e continuare a comunicare con altre città.

Questo è il primo progetto espositivo fuori dalla sede della Youth Gallery, ed è, come spiegano i suoi promotori, il “punto di tappa del programma satellitare” attraverso il quale mostreranno il lavoro che stanno facendo in spazi alternativi da tutto il paese. . “2 Mera Valencia è una serie di mostre apparire In spazi alternativi a quelli della galleria, dove i suoi artisti potranno sperimentare format espositivi inediti e sviluppare proposte innovative che presentino i molteplici aspetti che modellano le loro pratiche da diverse prospettive”, spiegano dalla galleria.

La sala ha aperto i battenti venerdì con il progetto studio estivo, dell’artista LUCE (Valencia, 1989), un’iniziativa con la quale cerca di “smantellare” i confini fisici e concettuali della galleria. Visibile solo su appuntamento con gruppi di cinque (e fino al 13 febbraio) la mostra presenterà un approccio all’opera di installazione figurativa di LUCE, forse la sua più sconosciuta, poiché artista noto per i suoi interventi nello spazio pubblico. “Partendo dalla scoperta di un capannone industriale dismesso, l’artista ha costruito un discorso incentrato sulle possibilità di fruizione dei materiali esistenti e sul significato del gesto: dipinti, pennelli, cartelloni pubblicitari e persino ritagli di tessuto, sono i media utilizzati da LUCE per ripensare le idee e le azioni che modellano le loro pratiche da una prospettiva Nuova”, come citato dalla mostra.

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