Aprile 19, 2024

Lamezia in strada

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“Non lo abbiamo fatto perché eravamo populisti, lo abbiamo fatto perché eravamo chiari”.

“Non lo abbiamo fatto perché eravamo populisti, lo abbiamo fatto perché eravamo chiari”.

L’Italia si prepara a un cambio di regime dopo oltre un decennio di instabilità 6 primi ministri in 11 anni. Ora, con la vittoria di Giorgia Meloni, la destra guida con una maggioranza comoda, il vincitore ha l’appoggio della Lega guidata da Matteo Salvini e di Forza Italia guidata dal popolare presidente Silvio Berlusconi. Ma,Cosa porterà questo nuovo governo? Guidato da Meloni?

Il leader di Fratelli d’Italia lo ha già chiarito fin dall’inizio: italiani in primis. Poi l’Europa. Meloni sta già chiarendo di non voler anteporre nessuna decisione Ue agli interessi del suo Paese. Per questo motivo hai già parlato della situazione che stai affrontando Focus sul welfare italiano Non è un’idea populista e, per questo, è in cima alle sue priorità, indicando che essa ei suoi alleati continuano a crescere in tutta Europa.

Nel suo discorso, Georgia Meloni ha detto: “Quando qualcuno in questa nazione fa notare che in Europa dovremmo partire dagli interessi nazionali e raggiungere soluzioni comuni, non lo facciamo perché siamo populisti. Lo abbiamo fatto perché siamo stati chiariMeloni lancia così una petizione all’Unione Europea La sovranità nazionale italiana va rispettataQuando l’Italia e la Comunità dimostreranno la loro disponibilità a raggiungere il consenso necessario”.

Rivoluzione politica nella sinistra italiana

La sconfitta della sinistra ha già alimentato diversi movimenti nel ‘campo progressista’ in Italia. Per ora, lo ha già dichiarato il presidente del Consiglio italiano tra aprile 2013 e febbraio 2014, il leader del Partito socialdemocratico del Partito Democratico. Non verrà ristampato Dopo la fallita alleanza con altri partiti politici. I primi sondaggi post-elettorali indicano già un’erosione socialdemocratica ancora maggiore.

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Ancora sotto shock, invece, il Movimento 5 Stelle dopo la sua debacle elettorale. Il 17% ha perso voti Rispetto alle elezioni del 2018, era solo 52 su 227 rappresentanti. Giuseppe Conte al momento non sta valutando le dimissioni, anche se Letta attribuisce la sua brusca caduta alla scissione della sinistra e alla riluttanza a raggiungere un accordo. avvenuta la frammentazione Per la partenza di Luigi Di MaioL’ex leader del M5S ha fondato un proprio partito politico senza ottenere la rappresentanza in parlamento italiano.