martedì, Novembre 5, 2024

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Più lunga e più sana, la sfida della scienza in Italia – interviste/servizio

Sebbene oggi l’aspettativa di vita media in Italia sia di circa 84 anni, l’aspettativa di vita sana non raggiunge i 60 anni.
Ma invecchiare giovane è un obiettivo che oggi si può raggiungere lavorando in modo scientifico, seguendo un’attività sportiva e un’alimentazione adeguata.
Di miglioramento della qualità della vita e di una sana longevità si è parlato alla quinta edizione del Congresso Internazionale “Healthy Lifespan – Alimentazione positiva, dieta antinfiammatoria, attività fisica e sport”, organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini e promosso da Enervit e Technogym. Palazzo Messanote a Milano.
Secondo i dati riportati nel Rapporto annuale 2023 dell’ISTAT (Istituto statistico), entro la fine del 2022 la popolazione italiana con più di 65 anni supererà i 14 milioni di individui, pari al 24,1% della popolazione totale; Le persone con più di 80 anni sono 4 milioni 529 mila, pari al 7,7% della popolazione, e sono in aumento anche a Milano, dove – come ha spiegato al Congresso il sindaco Giuseppe Sala – erano oltre 117 a fine 2023. . Mille cittadini sopra gli 80 anni.
La longevità non si traduce però necessariamente in una vita sana e di qualità, perché in Italia l’aspettativa di vita sana si ferma a meno di 60 anni: “Questa condizione significa che ciascuno di noi dovrebbe aspettarsi di vivere un quarto della propria vita in uno stato di malattia, “, ha commentato Giovanni Scapagnini, Professore Ordinario di Nutrizione Clinica dell’Università del Molise, vicepresidente dell’Associazione Nutraceutica (Sinet).
“Fortunatamente, la scienza ci mostra che possiamo spostare l’ago della bilancia verso un invecchiamento sano.
I pilastri che ci permettono di rimanere giovani ed efficaci sono variabili come la dieta, l’attività fisica e la gestione dello stress”, ha aggiunto.
Durante l’evento, una serie di esperti internazionali hanno discusso degli aspetti chiave del miglioramento della qualità della vita e della promozione di una sana longevità, presentando ricerche e partecipando a una tavola rotonda ospitata dal giornalista Mario Calabresi.
Era presente, tra gli altri, Alberto Albanese, Professore dell’Istituto Clinico Humanitas Rosano e Presidente della Società Internazionale per le Sindromi di Parkinson e le Malattie Correlate, che ha sottolineato come sia già stato dimostrato che “un’alimentazione adeguata associata ad un regolare esercizio fisico sia straordinariamente possibile”. Riduce il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer.
“L’Italia è attualmente seconda solo alla Spagna per numero di bambini in sovrappeso, e abbiamo un record di bambini inattivi”, ha affermato Alberto Mantovani, professore dell’Università Humanitus e direttore scientifico dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitus. Non fanno attività fisica”. E il sovrappeso è la base per “distrarre il sistema immunitario”, mentre “l’attività fisica insieme ai vaccini è una sorta di allenamento del nostro sistema immunitario, una fascia insolita che tutti non conosciamo Di. Strumenti, orchestra e spartiti”.

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