Aprile 25, 2024

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Preoccupazione in Libano per l’aggravarsi della crisi economica

Preoccupazione in Libano per l’aggravarsi della crisi economica

Beirut, 27 gennaio (Principe Latina) Il Blocco Lealtà alla Resistenza Parlamentare ha chiesto un’azione urgente da parte di tutti e ha insistito per trovare soluzioni nazionali alla luce del quotidiano deterioramento delle condizioni di vita in Libano oggi.

Nella sua riunione ordinaria, il gruppo dei deputati ha chiesto di accantonare i conti personali e parziali per affrontare la realtà della pericolosa sussistenza dei libanesi sotto la responsabilità delle autorità interessate, del governo e della banca centrale.

I rappresentanti hanno sottolineato che il continuo crollo della moneta nazionale e quanto accaduto nei giorni scorsi per far aumentare deliberatamente la domanda di dollari USA, fa parte della pressione politica esercitata sui libanesi per imporre scelte a favore di interessi individuali.

Hanno sottolineato che nell’ambito della ricerca di una via d’uscita dalla carica presidenziale, il programma “Lealtà alla Resistenza” prosegue gli sforzi e i contatti volti a concretizzare un accordo come la via più breve e sicura per arrivare all’elezione di un nuovo capo del governo stato.

I legislatori hanno convenuto che le manifestazioni di lassismo nelle diverse istituzioni e strutture statali costituiscono un monito dell’ultimo pericolo che incombe sul Paese.

Allo stesso tempo, hanno affermato che ricattare i libanesi con pressioni esterne è una pratica maligna e spregevole. In questo senso, il blocco ha ribadito il proprio impegno a resistere ea difendere la sovranità nazionale contro ogni tentativo di subordinazione.

I deputati hanno espresso soddisfazione per i contatti e gli incontri tenuti dalla delegazione di Hezbollah con i vertici del Movimento Patriottico Libero e del Partito Socialista Progressista, con l’obiettivo di raggiungere la necessaria intesa e porre fine al vuoto di potere.

Senza un Presidente della Repubblica dallo scorso 31 ottobre, il Libano sta attraversando il primo mese del 2023, tra scioperi sindacali, posti di blocco e sit-in per i parenti delle vittime dell’esplosione al porto di Beirut, e divisioni giudiziarie e potere straniero. confusione.

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Dopo 11 sessioni parlamentari, nessun candidato della comunità cristiana maronita ha ottenuto il necessario sostegno maggioritario e la nazione affronta un quarto periodo di vacanza dopo l’indipendenza, sotto un governo ad interim.

JCM/YMA