martedì, Dicembre 3, 2024

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Radio Havana Cuba | La storica leader comunista Gladys Marin viene corretta in Cile

All’evento hanno partecipato la famiglia e gli amici di Marin, i parlamentari, i consiglieri e i membri del partito.
Comunista e Gioventù Comunista e altre organizzazioni. (Foto: PL)

SANTIAGO DEL CILE, 24 DICEMBRE (RHC) Il giorno prima al Cimitero Generale di Santiago, i combattenti del Partito Comunista Cileno hanno compiuto un atto di riparazione per il suo storico leader, Gladys Marin, dopo aver vandalizzato il mausoleo in cui sono conservati i resti dei seguaci dell’estrema destra il candidato presidenziale Jose Antonio Caste (Fronte sociale) sono stati vandalizzati. Cristianesimo) il 18 dicembre.

Durante la cerimonia, il capo del partito, Guillermo Tellier, ha dichiarato che “il Partito comunista non permetterà mai che i suoi eroi ed eroine vengano macchiati in questo modo”.

E ha aggiunto: “Rimarremo sempre nei nostri cuori, nelle nostre coscienze e nella nostra forza per continuare a combattere (…) Come ha detto Gladys, vinceremo mille volte”.

All’evento hanno partecipato familiari e amici del leader del partito, deputati, consiglieri, membri del Partito Comunista, giovani comunisti e altre organizzazioni.

Sabato scorso, alla vigilia di un sondaggio che ha confrontato Caste con il candidato di centrosinistra Gabriel Borek (Approvazione della dignità), l’eventuale presidente eletto del Cile, il computer ha denunciato che la tomba di Gladys Marin era stata strappata con righe che dicevano: “Vota 2 , votare.”

In un messaggio diffuso sui social media, l’organizzazione ha dichiarato: “Questo dimostra la disperazione della destra e il loro anticomunismo aggressivo e intollerante, che hanno usato per realizzare il colpo di stato (settembre 1973), e ora, per intimidire cileni e cileni”. .”

Il PC ha classificato l’evento come “una provocazione dell’ultimo minuto; chiediamo quindi calma e ferma determinazione per vincere le elezioni e difendere i voti”.

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Inoltre, ha richiamato l’attenzione delle organizzazioni per i diritti umani su “questa aberrante discriminazione e stigmatizzazione portata avanti dalla campagna di JA Kast contro i comunisti”.

La lettera si concludeva con entusiasmo “Non passeranno”, riferendosi al podio fascista di Caste, che si dichiarava ammiratore del generale golpista e dittatore cileno Augusto Pinochet e manifestava l’intenzione di attuare misure nell’ambito del suo programma di governo. È di natura neoliberista che danneggerà le persone. (Fontana:Telesur)