Roma (Italia), 15 settembre 2024 (SPS) – Il rappresentante del Fronte Polisario in Italia, Sig. Fatima Mahfoud ha affermato che la decolonizzazione del Sahara Occidentale è possibile attraverso il diritto internazionale e che la soluzione è possibile. , e non per una mancanza di volontà politica da parte di alcuni membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Nel corso della serata di raccolta fondi organizzata domenica sera a Roma dall’Associazione Medicina e Assistenza i Margini (MAM), Fatima Mahfoud ha illustrato nel dettaglio la natura dei progetti di solidarietà italiani al popolo Saharawi.
L’evento, a cui hanno partecipato decine di medici, operatori sanitari e membri della società civile della città, aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere i progetti dell’associazione nei campi profughi sahrawi.
Il diplomatico sahrawi ha sottolineato l’importanza del lavoro dell’associazione nel fornire servizi medici completi a centinaia di bambini sahrawi. Ha sottolineato che i programmi che accolgono i bambini durante le vacanze estive in Italia sono ben progettati e supervisionati da associazioni che rendono orgogliosa la nazione italiana per il suo servizio umanitario ai bambini rifugiati sahrawi.
Fatima ha anche evidenziato i recenti sviluppi politici, sottolineando la gravità della situazione internazionale in generale, rivelando gli sforzi di alcune potenze conosciute per impedire una soluzione pacifica e legale ai conflitti globali in corso nel Sahara Occidentale e in Palestina.
Il presidente dell’associazione e i membri del consiglio direttivo hanno invece fornito dettagli sui progetti medici che il loro gruppo sta portando avanti per fornire assistenza medica ai rifugiati sahrawi nei campi profughi sahrawi e in Italia.
I partecipanti hanno avuto l’opportunità di ascoltare letture di poesie e racconti di scrittori e poeti sahrawi del gruppo “Sahrawi Friendly Generation” e di guardare un cortometraggio sulle attività e i viaggi dei rappresentanti dell’associazione, compresi i medici dei rifugiati sahrawi che prestano volontariamente servizi medici. (SPS)
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