martedì, Novembre 5, 2024

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Ritrovo davanti all’ambasciata italiana contro la clausola “antiresistenza” della Meloni

Delegazione davanti all’ambasciata

La mattina di venerdì 4, i rappresentanti del Partido Obrero e del Polo Obrero, guidati dal deputato provinciale Guillermo Cane, dal leader di Piquetero Eduardo “Chiquito” Pelliponi e Rafael Santos si trovavano presso l’Ambasciata italiana a Buenos Aires. Una richiesta contro le minacce di repressione per la manifestazione che si terrà sabato 5 ottobre a Roma per chiedere l’abrogazione del decreto legislativo (DDL) 1.660 disposto dal governo di Giorgia Meloni, il cui scopo è attuare misure repressive contro la protesta sociale, nel contesto del peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori in Italia, della crisi migratoria, dell’escalation della guerra e del genocidio palestinese.

Il decreto legislativo della Meloni, come abbiamo già riportato su Prensa Obrera, introduce misure punitive per reprimere le manifestazioni contro la guerra e di solidarietà con la Palestina. Aggiunge, aggrava e crea nuove persone giuridiche penali contro i metodi di lotta operaia e ogni forma di protesta sociale. Allo stesso tempo, garantisce alle forze di polizia nuovi poteri e impunità per qualsiasi condotta, ne riconosce l’inviolabilità, prevedendo pene severe per lesioni lievi causate da un membro delle forze di polizia. È la brigata repressiva di tutta la vita sindacale e sociale che schiaccia ogni opposizione al regime.

I compagni del Movimento Rivoluzionario Internazionale, membri della “Rete Libera di Lotta per l’Abrogazione del DTL 1660”, insieme ad altre organizzazioni, hanno indetto una manifestazione a Roma il 5 ottobre, Giornata di Mobilitazione indetta dalle organizzazioni palestinesi. Genocidio perpetrato dal governo sionista a Gaza e in Cisgiordania.

Rappresentanti del Partido Obrero e Pollo Obrero si sono presentati davanti all’ambasciata per esprimere il loro sostegno alla mobilitazione e per chiedere un incontro con le autorità la prossima settimana.

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