Un comunicato della polizia diffuso sul sito di informazione digitale del canale televisivo Sky TG24 indica che gli scontri sono avvenuti a partire dalle 17:30 ora locale, quando uomini mascherati hanno iniziato a lanciare bottiglie, pietre e fumogeni contro la polizia, che li ha aggrediti con gas lacrimogeni. e idranti per neutralizzarli.
La protesta si è svolta pacificamente dall’inizio alle due del pomeriggio, ora locale, fino alle cinque e mezza di sera, mentre i partecipanti, in numero di oltre settemila, sono rimasti appostati in piazza Ostiense a Roma, a causa del divieto del Viminale. sugli assembramenti. Una marcia programmata attraverso alcune delle strade principali della città.
Mentre i responsabili di questa iniziativa ne annunciavano il successo e la conclusione della protesta che si dirigeva pacificamente verso Porta Ardeatina lungo l’omonima via, ignoti cominciavano, in modo sospetto e ingiustificato, un attacco contro le auto della polizia, e la fonte indica che era situato sulla via Ostiense.
La nota indica che alle sei di sera la situazione nella zona è tornata alla normalità e i partecipanti a questa manifestazione si sono dispersi, dopo uno scontro terminato con proiettili, che ha provocato finora il ferimento di tre manifestanti e un poliziotto. Il numero dei detenuti non è stato identificato, mentre sull’incidente si indaga.
In questo giorno, nonostante il massiccio dispiegamento di polizia, i blocchi stradali, lo sciopero dei trasporti e le forti piogge, si è svolta a Roma un’importante manifestazione a sostegno dei popoli della Palestina e del Libano, in segno di protesta contro gli attacchi israeliani contro questi due paesi, che i manifestanti chiamato genocidio.
Su una piattaforma delimitata dalla famosa Porta San Paolo e dalla Piramide di Sesteo, tra centinaia di manifesti con slogan contro l’aggressione di Tel Aviv, ci sono le bandiere dei due paesi, oltre a Siria e Iraq, paesi colpiti anche dai recenti bombardamenti israeliani .
Striscioni con gli slogan “Fermiamo il genocidio con la resistenza” e “Fermiamo il massacro israeliano a Gaza e in Libano”, tra gli altri, sono stati cantati dai partecipanti a questa protesta, nel corso dell’evento in cui i membri dell’Unione Araba Democratica Palestinese (UDAP) e ha partecipato il partito Potere per il Popolo.
La fonte aggiunge membri di formazioni politiche, sociali e sindacali come Jóvenes Palestinos, Cambiare Rotta, l’Organizzazione Alternativa Studentesca (OSA) e l’Union Sindical de Base (USB), tra gli altri.
jcm/ort
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