In via Miquel Capllonch, a vagliareC’è uno spazio in cui cultura, cooperazione ed economia sociale vanno di pari passo. “Il progetto è nato dalle difficoltà che molte associazioni culturali hanno dovuto affrontare quando si è trattato di trovare un luogo che rispondesse alle nostre finalità sociali.
Eravamo entità impegnate nella comunicazione e nella collaborazione tra di noi, quindi abbiamo scelto di creare una cooperativa e condividere i luoghi di lavoro”, afferma Carles Fitch, coordinatore di Espai Suscultura, presidente di Small Cooperative Suscultura e vicepresidente della cooperativa di consumatori Corda i Poal, un ente no-profit creato per gestire questo spazio, in cui, oltre alla Suscultura, le Società di Atzur, Es Tauler, Slam Cultural Illes Balears, Club Escacs La Balanguera, Olimpia Chess Academia e sette persone che hanno creduto nel progetto e hanno deciso per scommettere in quel momento, partecipa, oltre alla Suscultura.
Varietà di offerte
“Tutte le entità coinvolte sono organizzazioni senza scopo di lucro, quindi tutto ciò che guadagniamo viene reinvestito. Inoltre, siamo profondamente impegnati nell’economia sociale e solidale, nei prodotti locali, nel finanziamento etico e nella collaborazione. A questo punto, sebbene all’inizio sia molto complicato, dall’economia alternativa, andare avanti e farsi conoscere in un sistema così competitivo, c’è un’enorme raffica di progetti in questa linea, che sta generando sempre più cooperazione tra questo tipo di attori. Inoltre, avere una persona locale rende le cose molto più facili e avere un luogo di incontro fisico rende molto facile la rete”, conferma.
Espai Suscultura ospita regolarmente Palma Poetry Slam, esibizioni di Embro di Trempats, concerti, concerti, concerti, presentazioni di libri, tavole rotonde, proiezioni di film documentari, mostre, conferenze su temi legati all’economia etica e sociale, laboratori di pittura ed eventi vari, lezioni e attività legate al mondo degli scacchi.
Ha anche organizzato eventi congiunti di diverse associazioni residenti, come I Festival Art Fusió, che lo scorso agosto ha riunito attività di diversi generi come poesia, pittura e artigianato, Lucentezza, rap e yoga, conditi con cibi e bevande locali. Oltre al bar, ha anche un negozio per la vendita merce Enti e artisti che collaborano. “Siamo aperti a ogni tipo di proposta da parte di associazioni, artisti, aziende ed enti interessati a utilizzare lo spazio nel tempo per realizzare un evento culturale”, aggiunge.
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