Riferendosi alla legge che si è svolta domenica a Cochabamba alla presenza del leader del MAS-IPSP (Strumento politico per la sovranità dei popoli), Evo Morales, del Presidente dello Stato Plurinazionale, Luis Arce, e del Vice- Il presidente, David Chuquihuanca, Moldez ha affermato che “significa l’inizio del riavvicinamento o del processo di non ritorno” .
Nelle dichiarazioni a DTV, ha espresso che se ciò non accadesse, “Bene, le cose saranno più difficili da ricostruire, cioè questa domenica, o è l’inizio di un processo con progressi, battute d’arresto e conflitti, ma l’inizio di il processo di riavvicinamento per una soluzione democratica e rivoluzionaria delle contraddizioni, o sarà l’inizio di un percorso che può portarci su una strada senza ritorno, che sarà molto pericolosa per il Paese e per il popolo boliviano”.
Riferendosi alle contraddizioni all’interno del MAS-IPSP tra i sostenitori di Morales e il doppio taglio Arce-Choquehuanca, l’ex ministro ha considerato un buon segno che la dirigenza del più grande partito boliviano abbia invitato il presidente e il vicepresidente all’evento e che entrambi accettati.
Secondo lui, Morales e Arce hanno ciascuno una leadership di natura diversa, ma entrambi non sarebbero fantastici senza un tema collettivo.
Ha avvertito che se il MAS-IPSP perde le elezioni a causa di errori come quelli commessi, ci saranno ripercussioni come la perdita di sovranità, la disoccupazione e un’ondata di privatizzazioni, tra le altre decisioni negative per il Paese.
Quindi, non bisogna coprire il sole con un dito, ci sono tensioni e contraddizioni ed è ora di fare conoscenza. Da mesi lo faccio notare e lo nego sempre ed ecco il punto, quello che bisogna fare adesso con tutto questo è cominciare a costruire una sintesi, cominciare a discutere di politica e di ideologia e non di accuse e contraddizioni che degradano la politica”, il famoso pensatore ha sottolineato.
“Se questo corso di tensione continua e la divisione prevale nel 2025, ciò che potrebbe causare, in una situazione ipotetica, è che la PAS venga sconfitta alle elezioni e le conseguenze saranno che Morales, Aras, le autorità e gli stessi leader dovranno andarsene il paese o si nascondono, il popolo boliviano sarà il più colpito”.
jcm/jpm
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