C’è un Paese mediterraneo che, negli anni, è stato in prima linea in alcuni degli sviluppi e delle innovazioni più importanti del mondo. E non parliamo solo di moda e lusso, design, gastronomia o cultura e spettacolo. Sono espressi come territorio privilegiato in macchinari e componenti, salute e benessere, industrie automobilistiche e navali e sostenibilità.
Di Studio UE
Studio UE
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È ed è, idealmente, l’Italia. Semplice e, allo stesso tempo, straordinario. Un Paese di eccellenza, un ponte economico tra l’Europa e il resto del mondo e una delle opzioni preferite da investitori e buyer di tutto il mondo, grazie alla combinazione impeccabile di innovazione, conoscenza ambientale e prodotti di alta qualità. e sostenibilità.
L’Italia, uno straordinario punto di investimento e sviluppo industriale
Secondo le informazioni di mercato fornite dalla società pubblica ICEX Spagna Esportazioni e investimenti L’Italia ha un mercato complesso e ben organizzato, con quasi 60 milioni di consumatori ad alto potere d’acquisto. Il rapporto afferma che “l’apertura dell’Italia al commercio estero è molto alta: è un importatore netto di materie prime e semilavorati, un’industria di trasformazione dinamica e una lunga tradizione di esportazione”.
È uno dei più grandi produttori industriali del mondo. Il tessuto industriale italiano è composto da PMI: oltre il 90% delle imprese ha meno di 100 dipendenti. All’interno di queste PMI possiamo trovare oggi alcune delle start-up più innovative, in settori come la finanza (eWibeprimo mercato di investimento per il vino), energia sostenibile (libertà verde, produzione di idrogeno verde), moda inclusiva (MafricAttraverso le diverse realtà della community dei marchi di abbigliamento), l’intelligenza artificiale (Commercio di Farm4Intelligenza artificiale o applicazioni mobili volte a migliorare la salute e la cura degli animali (MareaTra le altre cose, un’applicazione collaborativa che consente ai progettisti di lavorare in team per lo sviluppo di applicazioni mobili in tempo reale.
In questa occasione ci concentreremo su tre aree di sviluppo: tecnologia spaziale e cybersecurity, macchinari e sostenibilità, dove l’Italia ha molto da dire.
Pietre miliari dell’industria spaziale italiana
Grazie a una serie di avanzate tecnologie di esplorazione e difesa spaziale, l’industria spaziale italiana sta lentamente ma costantemente scalando le classifiche fino a raggiungere la ‘Top Ten’ (7a nel mondo e 4a in Europa). Un’industria che contribuisce per il 40% al budget della Stazione Spaziale Internazionale e fornisce apparecchiature, componenti, satelliti di osservazione e sensori per alcuni dei progetti più ambiziosi in tutto il mondo, come le missioni di ritorno del campione Artemis e Mars della NASA.
Luca Rossettini, amministratore delegato e fondatore di D-Orbit, azienda italiana leader nella logistica spaziale e nel trasporto orbitale, assicura che l’Italia è “leader nel campo dell’alta tecnologia, oltre a integrare aziende eccezionali in questo settore”. La sua vasta esperienza nel settore spaziale, con aziende e istituti di ricerca lungo tutta la catena del valore, e il significativo aumento dei recenti investimenti nell’ecosistema spaziale fanno dell’Italia uno dei posti migliori per avviare questa attività.
Già all’inizio del secolo scorso l’Italia iniziò ad occupare un posto privilegiato nel campo dello spazio: nel 1930 Corradino d’Ascanio inventò l’elicottero, mezzo di trasporto per lo più prodotto in Lombardia.
Più di recente, tre anni fa, l’agenzia spaziale del paese ha lanciato in orbita il satellite iperspettrale Prisma nel marzo 2019. OHB è stato prodotto da una joint venture guidata dall’Italia e da Leonardo, che ha potuto fotografare le eruzioni dell’Etna in Sicilia, controllare le riserve di ghiaccio dell’Antartide e regalarci splendide immagini delle foreste di mangrovie al confine tra India e Bangladesh. Un’altra pietra miliare per l’industria in un settore che continua a posizionare il Paese mediterraneo come punto di riferimento internazionale.
Dal canto suo, il settore della cyber security in Italia sta crescendo a un ritmo del 300% e il suo valore attuale è di 1,7 miliardi di euro, grazie a 2.800 aziende italiane che sviluppano soluzioni di sicurezza, e nel 2020 hanno avuto 23.000 dipendenti qualificati.
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