giovedì, Ottobre 3, 2024

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“Vermiglio”, rappresentante dell’Italia agli Oscar – Entertainment

“Vermiglio” della regista Maura Delpero è stato scelto questo martedì dall’Associazione Nazionale delle Industrie Cinematografiche e Audiovisive (Anica) per rappresentare l’Italia in lizza per l’Oscar 2025 come miglior film internazionale.
Si aggrappa a un insegnamento della montagna diventato atteggiamento di vita: “Per evitare lo shock dell’abisso sulle cime, non guardare in alto e in basso, ma guarda il chiodo che hai davanti”.
Delpero, nato a Bolzano 48 anni fa, con esperienze tra Argentina ed Europa, è entrato nel mondo di Hollywood con il suo secondo film da regista, già vincitore del Leone d’Argento Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia.
Sorprendentemente preferisce la calma pratica: “Sono contenta del film, sentivo che aveva delle potenzialità, ho sentito sostegno dai commenti che ho ricevuto, e ho potuto collegare in un certo senso la storia di questa sposa di montagna. L’identità italiana , senza alcuna nostalgia, lontana/vicina alla contemporaneità, ma avanti Una visione che commuove, forse è per questo che Vermiglio è stata scelta oggi Come donna, persona fuori dall’ambiente cinematografico, questo riconoscimento è stato ricevuto oggi,” di conseguenza di duro lavoro, per fare un film nella mia lingua. Ho lavorato duro in tutti questi anni. Ho avuto dei limiti enormi, ho sperimentato pregiudizi, quindi so di essere un outsider, ma è come se avessi un baricentro, forse è questa la mia forza, è un lavoro enorme che va dalle stelle. stalle e viceversa, ma persevero per curiosità. Paolo Sorrentino, presentato come il favorito con “Parthanope”, ha rilasciato una dichiarazione liberamente indignata poche ore dopo la designazione di “Vermiglio”: “Sono molto felice che l’Italia abbia scelto ‘Vermiglio’, e lo dico con tutto il cuore. ‘ Vermiglio’ è un film bellissimo e memorabile nella corsa agli Oscar. Auguro a Maura Delpero un lungo e bellissimo viaggio in questa avventura.
Delpero ringrazia e tiene a dire: “Questa parte dell’opera è un po’ brutta, l’idea di liberarmi e vincere non è mia. Sorrentino non è in polemica, tornerà agli Oscar. Oggi è stato così” , guardiamo i nostri ombelichi, ci sono immagini meravigliose, mi preoccupa.
Intanto “Vermiglio” gioca le sue carte, “è il film italiano più richiesto ai festival – dicono contenti i giovani dei Sinidora – da Londra a New York”.
Paulo Del Brocco di RAI Cine incontra domani regista e produttori per una strategia verso Hollywood: proiezioni, incontri, stampa.
Delpero alza le mani: “Non diventerò un regista glamour e lobbying”, ammette. La road map per Tuxedos e Appetite non è facile, ma va fatta: il distributore statunitense Sideshow e Janus Films decideranno l’uscita nelle sale e la strategia.
La tensione tra regista e assenza potrebbe essere aggravata: il primo obiettivo è il 17 dicembre per entrare nella rosa dei candidati, poi il 17 gennaio per le nomination fino al 2 marzo 2025, la notte degli Oscar, chi lo sa.
Intanto in Italia, insieme a Lucky Red, il piccolo e discreto “Vermiglio”, morbido “come una palla di neve”, conquista il pubblico, sorprende i giovani e ottiene 100 copie.

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