Aprile 18, 2024

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Verso una città dedicata allo spazio digitale per le esperienze

Giovanni Mujica

Una città non si misura dalla sua lunghezza e larghezza, ma dall’ampiezza della sua visione e dall’altezza dei suoi sogni. il Costruisci una città secondo necessità, gli usi ei costumi della società ogni volta sono stati, da tempo immemorabile, la grande sfida. Da Aristotele, con la sua polis onirica (che richiede ottima disposizione naturale, educazione di prim’ordine, condizioni sociali come ricchezza, svago estraneo al lavoro…), o Platone con Magnesia come ideale da Le Corbusier, già nel XX secolo, e il suo sogno di Chandigarh, la grande città in cui si proponeva di realizzare la nuova India, l’uomo civile ha sempre aspirato a costruire uno spazio abitativo migliore.

I numeri attuali esprimono la stessa esigenza. Secondo le Nazioni Unite nei suoi calcoli, Nel 2050, il 68% della popolazione vivrà in aree urbane. Per far fronte a questa migrazione incontrollata, l’organizzazione osserva che è necessario creare uno sviluppo urbano basato su obiettivi sostenibili, concentrandosi su alloggi, trasporti, energia, servizi educativi e sanitari e occupazione per soddisfare i bisogni dei cittadini.

La digitalizzazione è diventata una vera e propria equazione di ottimizzazione che consente la creazione di repliche virtuali e laboratori digitali in ambienti urbani per eseguire simulazioni che consentono l’analisi del comportamento delle componenti urbane e Da qui il passaggio alla smart city. In questo campo operano i centri di ricerca e sviluppo tecnologici più avanzati come Tecnalia.

come? La soluzione nasce dallo sviluppo di un file gemello digitale, una tecnologia che crea una replica digitale di un oggetto, per raccogliere dati sul suo funzionamento in tempo reale attraverso sensori e per poter eseguire simulazioni per analizzarne il comportamento in nuovi scenari.

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È un passo avanti nel futuro, verificando che sia possibile creare una città on demand, adattata alle esigenze del cittadino. La base tecnologica delle città intelligenti sono le piattaforme tecnologicheÈ costituito da software e hardware che consentono lo scambio di dati e informazioni tra diversi sistemi e regioni, fornendo un luogo centrale per il controllo e la gestione della città. Inoltre, il città intelligenti Integrando sempre più tecnologie come rilevamento, Internet delle cose, algoritmi, cloud, big data, intelligenza artificiale e blockchain nei propri sistemi.

Questa non è un’idea soggetta alle leggi della fantascienza di Arthur C. Clarke, il cui terzo principio assicura che qualsiasi tecnologia sufficientemente avanzata sia indistinguibile dalla magia. Il romanzo di Virginia Woolf del 1928 Orlando: A Biography confronta francamente l’alta tecnologia con la magia.

Ripeto, non è magia. Ma sì, è una realtà molto vicina da aspettarselo. In collaborazione con il Comune di Bilbao e UPV-EHU, Tecnalia e Inkolan hanno creato una versione virtuale dell’infrastruttura della città, e più precisamente in un’area sperimentale del quartiere Uribari, in prossimità del palazzo del Municipio stesso, dove sono progettati in forma tridimensionale edifici, spazi pubblici e alberi, oltre alle infrastrutture tecniche. Il progetto è stato realizzato tra il 2020 e il 2021 e ha portato alla creazione di un gemello digitale ibrido, che centralizza le informazioni sulla città in un unico sistema digitale. Sala di controllo o operazioni da essa viaggiare per avanzare.

Come puoi vedere, una verità molto vicina nasce dall’ingegno umano. Questo stesso strumento è stato trasferito a Saragozza, in alleanza con il Comune, la Fondazione Città della Conoscenza di Saragozza e UPV-EHU, con l’obiettivo di collegare le reti di operatori della città per sviluppare nuovi servizi che contribuiscono alla promozione di strategie per le città intelligentie migliorare la sua sostenibilità e qualità della vita per i suoi residenti. Il progetto è stato implementato anche tra il 2020 e il 2021 in un’area pilota in Calle Don Jaime 1. Come prossimi passi, si prevede di continuare il progetto ampliando l’area di lavoro, introducendo nuove fonti di informazione e analisi avanzate.

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È la somma di conoscenze avanzate sparse in vari luoghi. L’unione delle forze stimolerà decine di migliaia di posti di lavoro e aiuterà ad affrontare le principali sfide e problemi che la città in espansione e in crescita pone. Vediamolo con altri esempi. in un gettareAd esempio, il centro di ricerca ha firmato un accordo di cooperazione con il comune per lo sviluppo di laboratorio urbano digitale il cui piano partirà a gennaio 2022 e avrà una durata stimata in un anno, estendibile a quattro. Quindi, verrà lanciato Una replica virtuale di Ermua Che lavorerà per fornire soluzioni che migliorino l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini, in linea con le priorità strategiche del comune. L’idea di questo progetto innovativo è quella di costruire un laboratorio virtuale in modo che le aziende dispongano di dati sufficienti per testare e migliorare i propri prodotti e servizi prima che vengano lanciati o commercializzati, fornendo così soluzioni a problemi futuri.

È, vedete, un fenomeno tanto unico quanto attraente: Le scienze tecnologiche si umanizzano, si pone al servizio delle persone in ambiti diversi come la trasformazione digitale, la produzione avanzata, la transizione energetica e la mobilità sostenibile, ecosistema urbano e salute.