Primo emendamento:
Carousel de las Arts ha parlato al Festival di Biarritz dell’America Latina con il noto scrittore cubano Leonardo Padura, nell’ambito della promozione del suo ultimo libro tradotto in francese, L’acqua è ovunque, vivere e scrivere a Cuba, di Métailié Editions. Padura ha parlato del motivo per cui è rimasto nel suo paese, nonostante le difficoltà dei cubani e il suo bisogno che la sua terra scrivesse.
Leonardo Padura è il padre del famoso detective Mario Conde, l’eroe di numerosi romanzi polizieschi, e del romanzo di riferimento, L’uomo che amava i cani, tra le altre opere nate dalla sua prolifica immaginazione.
Questa volta Padura è stato ospite d’onore degli incontri letterari del Festival Latinoamericano di Biarritz, dove ha potuto dialogare con il pubblico e presentare il suo ultimo libro in francese, L’acqua è ovunque, vive e scrive a Cuba, una serie di record di essere uno scrittore in un paese con le caratteristiche di And problemi e situazioni insolite come Cuba.
La scusa per scrivere questo libro, spiega l’autore, è una domanda che i giornalisti si pongono caldamente: perché sono ancora a Cuba, quando così tanti artisti e scrittori hanno cercato altri orizzonti?
L’autore dice: “Sono un cubano che scrive di Cuba e ho un forte senso di appartenenza a Cuba. Penso che le cose non si risolveranno se tutti se ne andranno”.
Il titolo “Water Everywhere” è tratto dal verso di Virgilio Pinera: “Conditions of Cursed Waters Everywhere”, per parlare dello stato isolato di Cuba. Da questo verso, Padura fornisce una descrizione storica, sociale, letteraria e musicale della sua isola per spiegare come questo sviluppo abbia influenzato il modo di pensare dei cubani, e quindi il suo lavoro.
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