Maggio 5, 2024

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Il ciclone Daniele uccide migliaia di persone in Libia, Italia – Politica

Il ciclone Daniele uccide migliaia di persone in Libia, Italia – Politica

(ANSA) Roma – Il governo italiano ha espresso oggi la disponibilità ad aiutare la Libia, colpita dall’uragano Daniel, le cui piogge torrenziali hanno causato inondazioni senza precedenti che hanno ucciso almeno duemila persone nell’est del Paese, soprattutto nella regione di Terna.
Nella città, che domina il Mediterraneo e conta più di 100.000 abitanti, “almeno 2.000 persone sono morte e migliaia sono disperse”, secondo Osama Hammat, primo ministro del governo della Cirenaica sostenuto dal parlamento di Tobruk.
Si apre così una nuova emergenza nella regione dopo il terremoto del Marocco, che allerta le autorità di entrambi i Paesi e la comunità internazionale.
A complicare la situazione a Derna, due dighe sono crollate contemporaneamente, “rilasciando più di 33 milioni di metri cubi d’acqua, creando inondazioni devastanti”, secondo fonti locali citate dal Libya Observer.
A Tripoli, il primo ministro del governo di unità nazionale, Abdul Hamid Dibeba, ha ordinato tre giorni di lutto, mentre il primo ministro Hammad, da parte sua, ha dichiarato due giorni di vacanza in tutti i settori dell’est del Paese, ad eccezione delle questioni di sicurezza. . Salute ed emergenze.
Nelle zone colpite si trovano i principali giacimenti e terminali petroliferi. La National Oil Corporation (NOC) ha annunciato la sospensione dei voli tra gli hub di produzione dove le operazioni sono al massimo livello di allerta e fortemente ridotte.
“Il governo italiano sta monitorando attentamente gli effetti delle alluvioni. Siamo in contatto con le autorità libiche per valutare il tipo di aiuti che possono essere immediatamente inviati al popolo libico. Al momento nessun italiano è coinvolto”, ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano Antonio. Ha scritto Tajani su X, precedentemente Twitter.
Emmanuel Macron ha promesso che la Francia “sta mobilitando risorse per aiutare”.
In un messaggio sui social media, il presidente tunisino Kais Saied ha annunciato di aver “autorizzato il coordinamento immediato con le autorità libiche per l’assistenza d’emergenza dispiegando i mezzi umani e logistici necessari”.
Oltre a questi paesi si stanno muovendo anche l’Egitto, l’Algeria e il Qatar.
La tempesta, definita dagli esperti “un evento estremo per la quantità di acqua caduta”, ha colpito nei giorni scorsi Grecia, Turchia e Bulgaria, uccidendo almeno 27 persone.
Poi, dopo aver causato forti piogge in mare nei giorni scorsi, si è arenata in Cirenaica lo scorso fine settimana, provocando il coprifuoco da Bengasi e la chiusura delle scuole, allagando una vasta area fino a El Beida e raffiche di vento. Il Centro meteorologico regionale arabo ha riportato una velocità di 180 chilometri orari.
Le precipitazioni sono stimate tra 50 e 250 millimetri.
Secondo il Centro meteorologico nazionale libico, la tempesta dovrebbe spostarsi più a est, intorno alle aree di Jagboub, e raggiungere il confine egiziano.
(ANSA).

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