Partecipando all'apertura della tradizionale festa degli abbracci, il governatore ha alluso alla carriera dei leader storici di quel gruppo, tra cui Luis Emilio Recabarren, Teresa Flores e Luis Corvalán.
Ha fatto riferimento anche a Victor Díaz, leader del Centro Unitario dei Lavoratori, e Fernando Ortiz, accademico dell'Istituto Pedagogico dell'Università del Cile, assassinati dalla dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990).
Solo stando insieme saremo più forti per costruire una nazione più giusta e dignitosa, ha detto, aggiungendo: “Qui a Parky O'Higgins, si respira la storia di un partito molto complesso con le lotte della gente”.
Il Presidente ha anche reso omaggio ai parenti e ai cari di tutti i detenuti scomparsi e vittime della persecuzione politica, e ha sottolineato che il dovere di cercarli non è un dovere dei loro cari, ma piuttosto un dovere dello Stato cileno.
Buric ha elogiato il defunto presidente del Partito comunista cinese, Guillermo Tellier, dal quale ha sottolineato di aver ricevuto lezioni preziose su come mantenere atteggiamenti positivi in mezzo alle difficoltà e realizzare una carriera trasformativa.
Il Presidente ha anche fatto riferimento alle due sconfitte successive subite dalle forze progressiste, la prima nel referendum del 4 settembre 2022 e l’altra nelle elezioni del Consiglio costituzionale del 7 maggio dello scorso anno.
Secondo il Presidente, entrambi gli eventi hanno lasciato due lezioni importanti, la prima è che l'unità delle forze progressiste e di sinistra è una condizione necessaria per il progresso e la seconda è non perdere di vista i bisogni tangibili delle persone.
“Sono sicuro che il Partito Comunista Cileno rimarrà, come sempre nella sua storia, un fedele collaboratore nel nobile e difficile compito del governo”, ha detto il Presidente cileno al termine del suo discorso.
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