Il tema principale dell’incontro, che è il primo del suo genere nella regione, sarà il coordinamento degli sforzi contro il Movimento giovanile islamico, il principale nemico del governo centrale somalo, secondo gli organizzatori del mini-summit.
Il ministro dell’Informazione somalo Daoud Aweys ha detto ai giornalisti che l’incontro mira a lanciare una strategia unificata per i paesi in prima linea nel Corno d’Africa.
È previsto che gli ospiti arrivino oggi in questa capitale, dove sono applicate rigide misure di sicurezza a causa dei ripetuti e mortali attacchi e bombardamenti lanciati dal movimento islamico, a cui dovrebbero unirsi i ministri della Difesa dei loro Paesi.
Tra le precauzioni prese dal Paese ospitante, la sospensione degli studi nelle scuole, la chiusura dei negozi e la riduzione al minimo dei trasporti pubblici e dei voli verso la capitale.
I paesi in prima linea Kenya, Etiopia e Gibuti confinano tutti con il paese dell’Africa orientale e contribuiscono con truppe alla missione di transizione dell’Unione africana in Somalia, in alternativa all’AMISOM.
mim/msl
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