Aprile 26, 2024

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L’Italia impone severe sanzioni all’uso della lingua inglese nella comunicazione

L’Italia impone severe sanzioni all’uso della lingua inglese nella comunicazione

Lo ha annunciato il partito del premier italiano Giorgia Meloni Il disegno di legge prevede multe fino a 100.000 euro Espressioni in inglese, soprattutto per istituzioni pubbliche e private, che usano barbarie al posto dell’italiano nelle comunicazioni ufficiali. “Non è solo una questione di moda, di quello che sta succedendo, ma l’anglomania ha conseguenze per tutta la società”, dice il testo della proposta, che chiede che la lingua italiana sia tutelata e curata.

Secondo Reuters, i rappresentanti di Fratelli d’Italia hanno presentato la proposta questo venerdì, e deve essere approvata sia dalle camere del Congresso che dal Senato per procedere. I promotori di questa iniziativa sostengono che la prevalenza dell’inglese nella scena pubblica è in aumento “Degrada e sfigura” l’italiano e propone che tutte le organizzazioni pubbliche e private utilizzino la lingua dantesca per promuovere beni e servizi.

Stabilisce inoltre che tutti i nomi e le sigle che denotano posti di lavoro in aziende operanti in Italia devono essere scritti nella lingua locale con parole straniere. Consentito solo se la traduzione non è possibile.

La crescente incorporazione dell’inglese nelle espressioni italiane è confermata osservando espressioni come Odiatore, trucco, parola d’ordine E Influencere molte altre forme italiane esploderò (Arrestare qualcuno), Pannare (vol), inutile dirlo Google Uno Condividilo. Alcuni esperti sottolineano l’influenza inglese in espressioni come AndammoViene dall’inglese tono in corso. Tuttavia, questa proposta non combatte le espressioni più verbali, ma piuttosto quando lo sono

Tutto questo avviene mentre la lingua italiana ha una lunga tradizione di parole italiane, soprattutto neologismi, che ha raggiunto la sua massima espressione durante il governo fascista di Mussolini. Dopo la seconda guerra mondiale, e la fine del fascismo, iniziò generalmente l’influenza della cultura nordamericana, introducendo le prime espressioni inglesi. Cantante napoletano Renato Carazzo Ha preso in giro queste influenze nordamericane Ti vuo dos’ l’americano (1956)

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Tuttavia, l’italiano è sempre stato influenzato da altre lingue dopo l’emergere della lingua normativa. Dal francese, c’è Garage, Salopette, Menù, Intimo, Peluche, Chiusure, Roulette, Profitto; dal tedesco, strudel, fohn, interland, diktat, kitsch, blitz; Dall’arabo albicocca, carciofo, zero, zero, cifra, algebra, nadir, picco; Dall’ebraico, Amen, Osanna, Alleluia, e dal catalanorimontare.