giovedì, Dicembre 5, 2024

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Flessibilità del debito privato e ritorno della redditività al reddito fisso pubblico | mercati

I mercati globali del reddito fisso, sia per il debito pubblico che per quello privato, nel 2022 hanno subito uno degli anni peggiori che si ricordino. Solo negli ultimi mesi dell’anno le perdite sono state mitigate dall’aumento dei tassi di interesse e, per estensione, dall’attrattività dei rendimenti. Così, le piattaforme di debito pubblico Senaf, destinate a istituzioni finanziarie specializzate per il commercio all’ingrosso, e SEND, aperte a tutti i tipi di investitori, hanno aggiunto un volume di scambi di 114.801 milioni di euro, con un calo del 65,6%, secondo i dati BME.

Per quanto riguarda il volume di private debt emesso e ammesso alla negoziazione nel mercato regolamentato nel 2022, esso è stato pari a 118,082 milioni di euro, in crescita del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda il tipo di problemi più importanti, “il comportamento è stato molto diverso rispetto all’anno precedente, riflettendo la resilienza dei mercati del reddito fisso”, sottolinea Gonzalo Gómez Retuerto, amministratore delegato di BME Renta Fija e MARF, e data la prevalente incertezza e volatilità Nella politica dei tassi di interesse, “le società hanno aumentato l’emissione di cambiali dell’89%, mentre l’emissione di obbligazioni e obbligazioni a medio e lungo termine è diminuita di circa il 50%”.

L’emissione minima ha raggiunto 136 emittenti, in aumento di 19 rispetto al 2021

Per quanto riguarda l’emissione di debito ESG, è diminuita in tutto il mondo; Tuttavia, in Spagna sono state registrate 28 emissioni a reddito fisso green, sociali e sostenibili per un valore complessivo di oltre 52.600 milioni di euro, quindi sono già 85 le emissioni pendenti di questo tipo, rispetto alle 63 emissioni di fine 2021.

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Quanto a MARF, ha raggiunto quota 136 emittenti, con un incremento di 19 emittenti da fine 2021, “e per questo si è confermata porta di accesso ai mercati finanziari per aziende di ogni tipologia e dimensione”, secondo il direttore generale di questa mercato.

tesoro generale

La sede dell’erario pubblico.

Concentrandosi sul mercato primario, il Tesoro ha vissuto un anno di cambiamenti, a partire dalla normalizzazione della politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea, una netta svolta nelle condizioni di finanziamento dei mercati dei capitali europei, con un generale aumento dei rendimenti dei titoli sovrani nel l’anno scorso.

In questo contesto, il Tesoro spagnolo è passato dall’eseguire più della metà delle sue emissioni nel 2021 a tassi di interesse negativi, a quasi tutte le emissioni nel 2022 eseguite a tassi positivi. Questo cambiamento ha portato i 12 mesi a offrire un rendimento del 3% entro il 2023, favorendo il ritorno dei risparmiatori spagnoli a una tipologia di asset che negli ultimi anni non ha offerto appeal.

Le sottoscrizioni nette di tesoreria ammontano a 70.063 milioni, il 7% in meno rispetto alle attese

In termini di finanziamento, l’emissione finale netta è stata pari a 70.063 milioni di euro, inferiore di circa il 7% rispetto al target inizialmente proposto. E’ stato interamente coperto mediante strumenti a medio e lungo termine, per un ammontare complessivo di 75,147 milioni di euro, pari ad un’emissione netta negativa di buoni del Tesoro per 5,084 milioni di euro.

Dal canto suo, l’emissione complessiva è stata di 232,570 milioni di euro, di cui 143,235 milioni ottenuti mediante strumenti a medio e lungo termine e 89,335 milioni mediante emissione di buoni del tesoro.

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In particolare, si sono svolte 46 aste, 22 per titoli e obbligazioni di Stato e 24 per buoni del tesoro, e il coverage ratio, che misura il rapporto tra volume richiesto in emissioni proprie sul mercato primario e volume concesso, è salito a 2,5 nel 2022.

Per il 2023, il fabbisogno finanziario netto dovrebbe essere di 70.000 milioni di euro e gli sforzi per mantenere le emissioni a vita continueranno. A tal fine, e per il terzo anno consecutivo, il finanziamento netto sarà interamente ottenuto attraverso l’emissione di strumenti a medio e lungo termine.

considerare

Registrati. Sottolinea l’aumento delle emissioni accettate per la circolazione in Spagna. Secondo CNMV, fino al terzo trimestre, le emissioni di società spagnole registrate nel Paese sono cresciute del 7%, mentre quelle registrate all’estero sono diminuite del 9%. “Nel 2022, il programma di carta commerciale multivaluta in euro di Red Eléctrica viene registrato su BME Markets per 1.000 milioni di euro, che segue i programmi Endesa o Adif già rimpatriati”, ricorda Gonzalo Gomez-Redrigo.

diversificazione. Il Dipartimento del Tesoro continua a mantenere la fiducia degli investitori internazionali. Attualmente possiedono infatti più del 40% del debito pubblico spagnolo. Inoltre, l’organizzazione sottolinea che la base di investimento ha continuato ad aumentare e diversificare, grazie all’emissione di nuovi strumenti di finanziamento, come i green bond, con un’emissione di 3.207 milioni di euro nel 2022.