Aprile 28, 2024

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Hubble della NASA cattura gli ultimi istanti di una stella mostruosa | Scienza ed ecologia | DW

Il telescopio spaziale Hubble della NASA ha recentemente catturato immagini della stella gigante AG Carinae. Nello specifico, gli scienziati hanno rivelato la duplice natura della stella gigante, che si trova nella costellazione della Carina, nel cielo australe, a circa 20.000 anni luce di distanza.

“Questa immagine della settimana mostra nuove visioni della doppia natura della stella AG Carinae, che era l’obiettivo dell’immagine del 31° anniversario del telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA nell’aprile 2021”. Come pubblicato lunedì (13/09/2021) dall’Agenzia spaziale europea (ESA).

“Questa nuova prospettiva è stata sviluppata grazie alle osservazioni di Hubble della stella nel 2020 e 2014, insieme ad altre catturate dallo strumento del telescopio WFPC2 nel 1994”, ha aggiunto l’organizzazione internazionale dedicata all’esplorazione dello spazio.

variabile blu luminoso

AG Carinae è classificata come variante luminosa blu. Questi oggetti rari sono stelle massicce e avanzate che si evolveranno in stelle Wolf-Rayet, una classe di stelle da decine di migliaia a diversi milioni di volte più luminose del Sole. Notizie di fantasia.

Queste stelle sono molto rare perché non ci sono molte stelle di questa massa.

La prima immagine mostra i dettagli delle emissioni di idrogeno ionizzato e azoto ionizzato nella nebulosa (mostrato qui in rosso).

La stella gigante, secondo l’Agenzia spaziale europea, intraprenderà un tiro alla fune tra gravità e radiazioni per prevenire la propria distruzione; È circondato da un’incredibile nebulosa, costituita da materiale espulso dalla stella durante diverse esplosioni passate.

Vale a dire, le varianti blu luminose hanno un doppio vantaggio. In primo luogo, sembrano trascorrere anni in uno stato di letargia o letargia, e in secondo luogo, esplodono in attacchi di rabbia.

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Dettagli della nebulosa

Secondo l’Agenzia spaziale europea (ESA), la prima immagine mostra i dettagli delle emissioni di idrogeno ionizzato e azoto ionizzato (mostrato qui in rosso). Nella seconda immagine, il colore blu illustra l’aspetto contrastante della distribuzione della polvere che risplende dalla luce riflessa delle stelle. Gli astronomi credono che bolle di polvere e filamenti si siano formati all’interno e siano stati formati da forti venti stellari.

La nebulosa ha un diametro di circa 5 anni luce, che è la distanza da qui alla nostra stella più vicina, Alpha Centauri, ed ha circa 10.000 anni. Sebbene la nebulosa assomigli ad un anello, in realtà è una crosta cava ricca di gas e polvere, il cui centro è stato ripulito da forti venti stellari che viaggiano a una velocità di circa 200 km/s.

A cura di Felipe Espinosa Wang.