Venerdì e sabato, i leader presenteranno le loro dichiarazioni nazionali, in quello che gli organizzatori chiamano il vertice globale sull’azione per il clima.
Questi sono due giorni in cui i leader mondiali possono attuare e trasformare le decisioni chiave legate al clima in azioni concrete e piani credibili, basati sugli accordi COP27, e mantenere il loro impegno e responsabilità nei confronti dell’ambiente.
A tal fine, all’ordine del giorno figurano i temi del cambiamento climatico e della sua risposta e la necessità di rafforzare azioni coordinate, per le quali il Presidente della ventottesima sessione della Conferenza delle Parti, Sultan Al Jaber, ha invitato a superare le differenze e a lavorare insieme. per trovare soluzioni praticabili all’attuale crisi climatica. Fornendo così un mondo migliore per le generazioni future.
Con il segmento di alto livello, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) inizierà seriamente i suoi lavori con il Climate Action Summit, al quale parteciperanno il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, e i leader mondiali presenti a Dubai. , che presenteranno ciò che i loro governi stanno facendo per affrontare queste sfide. L’attuale crisi climatica.
L’evento è iniziato bene giovedì finalizzando il lancio di un fondo volto a risarcire i paesi vulnerabili per i danni causati dal riscaldamento globale, una mossa di cui tutti i governi e i delegati dovrebbero approfittare per ottenere maggiori risultati a Dubai. .
Un fondo di questo tipo rappresenta una richiesta a lungo termine da parte dei paesi in via di sviluppo, che sono in prima linea nell’impatto del cambiamento climatico e devono far fronte al costo della devastazione causata da eventi meteorologici estremi sempre più frequenti.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha accolto con favore la sua attuazione per compensare perdite e danni, che considera uno strumento essenziale per raggiungere la giustizia climatica.
La COP rappresenta anche il culmine del Global Inventory, una valutazione dei progressi compiuti fino ad oggi nel raggiungimento delle disposizioni dell’Accordo di Parigi: riduzione delle emissioni di gas serra, adattamento al processo di riscaldamento globale e mobilitazione del sostegno finanziario per i paesi vulnerabili.
Pertanto, la conferenza si sviluppa con una miriade di questioni dell’agenda climatica alla ricerca di risoluzioni che muovano i suoi 198 membri (stati, entità sovrane e organizzazioni regionali) verso un futuro climatico ai margini compatibile con la vita.
GAI/CRC
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