Maggio 3, 2024

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MSF fa ricorso al Tribunale Civile di Ancona (Italia) per l’arresto di ‘Geo Genitori’

MSF fa ricorso al Tribunale Civile di Ancona (Italia) per l’arresto di ‘Geo Genitori’

Martedì l’organizzazione umanitaria internazionale Medici senza frontiere (MSF) ha presentato ricorso al tribunale civile di Ancona (Italia) contro l’arresto della nave di ricerca e soccorso “Geo Parents”, in cui le autorità italiane sono intervenute il 23 febbraio. Oltre alla mobilitazione di 20 giorni, hanno multato l’organizzazione fino a 10.000 euro.

L’intervento della nave di soccorso è arrivato poche ore dopo che il parlamento italiano ha approvato una legge che renderebbe più difficili le operazioni di soccorso nel Mediterraneo. Il suddetto regolamento prevede che dopo aver effettuato l’operazione di salvataggio, le navi debbano procedere immediatamente in porto, ignorando eventuali emergenze che possono verificarsi. La risoluzione adottata dalle Nazioni Unite è stata definita preoccupante.

MFS sostiene che le autorità hanno chiesto alla società di registrare i dati di viaggio (abbreviati in VDR in inglese), che descrivono come “completamente contrari alla normale pratica”. Inoltre, come spiegano in un comunicato, il VDR è come la “scatola nera” di un aereo ed è necessario solo in caso di incidenti marittimi e, poiché non si verifica alcun incidente, i dati non vengono archiviati o scaricati.

“Geo Parents ha sempre agito in conformità con le normative applicabili e ha collaborato in piena buona fede con le autorità fornendo tutti i dati relativi alle operazioni di salvataggio in conformità con i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale”, ha affermato il generale di MSF. Il coordinatore della ricerca e soccorso, Juan Matias Gil, ha definito l’intervento italiano un “atto illegale”.

Nel comunicato, l’organizzazione umanitaria ha ribadito il suo appello al governo italiano guidato da Giorgia Meloni affinché abroghi la legge 15/2023 e “smetta di criminalizzare l’assistenza umanitaria a migranti e rifugiati”.

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Inoltre, l’MFS invita sia la Commissione europea che gli Stati membri dell’UE a rivedere la legislazione e “adempiere al loro obbligo legale” di coordinare ed eseguire salvataggi in mare, oltre a stabilire una ricerca europea ed essere proattivi. Guidato da Salvataggio.

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