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Pechino condanna l'incontro del neoeletto presidente taiwanese con ex funzionari americani

PECHINO, 15 gennaio (EFE).- La Cina ha condannato oggi l'incontro avuto lunedì tra il presidente eletto di Taiwan, William Lai (Lai Ching-te), e una delegazione di ex funzionari statunitensi che hanno visitato l'isola dopo le elezioni presidenziali dello scorso anno. . Sabato.

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha annunciato in una conferenza stampa che le elezioni a Taiwan “sono una questione interna della Cina” e che il governo cinese “si oppone fermamente a qualsiasi tipo di contatto ufficiale tra Stati Uniti e Taiwan”, così come “qualsiasi Interferenza americana” negli affari dell’isola.

Mao ha esortato gli Stati Uniti a riconoscere la “complessità e sensibilità” della questione di Taiwan e ad “aderire sinceramente al principio della Cina unica”.

Il portavoce ha inoltre esortato Washington ad agire “con saggezza e cautela” sulle questioni legate a Taiwan, “a non indebolire in alcun modo il principio dell'”unica Cina”” e a “non inviare segnali sbagliati alle forze separatiste” di Taiwan.

L'agenzia ha riferito oggi che Lai, che è anche il leader del Partito democratico progressista al potere, ha tenuto un incontro con l'ex consigliere per la sicurezza nazionale Stephen Hadley (2001-2009) e l'ex sottosegretario di Stato James Steinberg (2009-2017) alla festa. Sede centrale. Ufficiale dell'Isola CNA.

Il vicepresidente di Taiwan è stato finora il vincitore sabato con il 40,05% dei voti, sconfiggendo i candidati dell'opposizione del Kuomintang (KMT), Hu-Yue (33,49% dei voti) e del Partito popolare di Taiwan (PPT). ), Ko Win Ji (26,46%).

Presentandosi alla stampa estera dopo aver appreso della sua vittoria, Lai ha sottolineato che queste elezioni hanno mostrato alla comunità internazionale che tra “democrazia e tirannia”, i taiwanesi hanno scelto di rimanere “dalla parte della democrazia”.

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Domenica Pechino aveva già presentato una protesta formale agli Stati Uniti per la risposta del Dipartimento di Stato ai risultati elettorali di Taiwan, con il primo ministro Anthony Blinken che si congratulava con Lai e diceva che sperava di lavorare con lui e rafforzarlo. Il lungo rapporto bilaterale “non ufficiale”.

La Cina è molto turbata da quanto accaduto. In un comunicato del Ministero degli Esteri del Paese asiatico si afferma che la questione taiwanese è al centro degli interessi della Cina e costituisce la prima linea rossa che non può essere superata nei rapporti con gli Stati Uniti.

Taiwan – dove l’esercito nazionalista cinese si è ritirato dopo la sconfitta da parte delle forze comuniste nella guerra civile – si autogoverna dal 1949, anche se la Cina rivendica la sovranità sull’isola, che considera una provincia ribelle la cui “riunificazione” non è stata governata all’esterno. l'uso della forza. Evie

aa/jkw/jack

(foto Video)