Sabato, dopo una telefonata di quasi 10 ore (preoccupazioni e domande), la nomina di Dino è passata con 17 voti contro 10. Jeunet ha avuto un risultato più confortante: 23 a quattro.
Secondo l’ordine del giorno, la votazione sui nomi proseguirà nella sessione plenaria della Camera dei Consiglieri. Il numero dei membri del Parlamento è 81 e ogni approvazione richiederà almeno 41 voti. Il voto è segreto.
Prima di Dino e Gonit il Senato voterà su indicazioni di altre autorità.
Queste discussioni sono iniziate ieri e rimarranno in sospeso fino a mercoledì.
Dino, 55 anni, anche senatore, sostituirà la ministra Rosa Maria Weber, che ha lasciato l’incarico a settembre dopo aver compiuto 75 anni, età massima per i giudici della Corte Suprema Federale (STF).
Dal 2015 al 2023, il ministro è stato governatore dello stato di Maranhão (nord-est del Paese) e in precedenza ha lavorato come giudice federale.
Gunit (62 anni) ricopre attualmente la carica di sostituto procuratore della Repubblica per le elezioni.
Il 6 dicembre i relatori di Lula hanno espresso parere favorevole in Senato. Non vi è stata alcuna discussione dopo la lettura dei rapporti presso la Corte internazionale di giustizia.
Se entrambi i nomi saranno approvati dal Consiglio Supremo della Legislatura, spetterà alla STF e alla Procura della Repubblica determinare la storia della proprietà.
rgh/ocs
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