Maggio 3, 2024

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La Banca Centrale Argentina mantiene il suo tasso di interesse di riferimento nonostante il balzo inflazionistico

La Banca Centrale Argentina mantiene il suo tasso di interesse di riferimento nonostante il balzo inflazionistico

Buenos Aires, 14 settembre (EFE).- La Banca Centrale dell’Argentina ha deciso giovedì di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento della politica monetaria, nonostante il balzo inflazionistico registrato in agosto, dopo l’improvviso calo del tasso di cambio ufficiale.

In questo modo, il Consiglio di amministrazione della Banca Centrale ha deciso di non modificare il tasso nominale annuo fissato un mese fa al 118% (209% in termini annuali effettivi).

L’autorità monetaria ha preso questa decisione nonostante la pubblicazione mercoledì dei dati ufficiali sull’inflazione, che in agosto ha registrato un aumento del 12,4% rispetto allo scorso luglio.

Il balzo inflazionistico registrato in agosto è direttamente collegato all’improvviso calo del valore del peso argentino del 22% il 14 agosto, un giorno dopo le primarie in Argentina in preparazione alle elezioni presidenziali di ottobre.

L’improvviso calo del tasso di cambio ufficiale si è rapidamente tradotto in un aumento del prezzo del dollaro a tassi paralleli che seguono molti anelli dell’economia per determinare i prezzi di tutti i tipi di beni e servizi.

La banca ha commentato così: “Nel mese di agosto, il tasso di inflazione mensile ha raggiunto il 12,4%, spinto dallo spostamento dei prezzi verso le maggiori fluttuazioni finanziarie registrate nella seconda metà del mese e dalla ricalibrazione del livello del tasso di cambio ufficiale.” un permesso.

“Ma gli indicatori ad alta frequenza riflettono un rallentamento nel ritmo di aumento del livello generale dei prezzi dal picco della terza settimana di agosto, che si sarebbe accentuato ormai a settembre”, ha osservato l’ente.

La dichiarazione afferma che “la politica dei tassi di interesse perseguita dalla Banca Centrale mira a migliorare i rendimenti reali positivi sugli investimenti nella valuta locale, al fine di preservare la stabilità monetaria e la stabilità del tasso di cambio”.

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L’entità ha affermato che “continuerà a monitorare lo sviluppo del livello generale dei prezzi, delle dinamiche del mercato dei cambi e degli aggregati monetari ai fini della calibrazione dei tassi di interesse e della politica di gestione della liquidità”.

Gli analisti consultati mese dopo mese dalla Banca Centrale argentina per preparare il rapporto sulle previsioni di mercato hanno alzato le loro previsioni sull’inflazione per quest’anno nel paese sudamericano al 169,3%.

Secondo l’indagine sulle aspettative del mercato relativa allo scorso agosto, i cui risultati sono stati pubblicati mercoledì, gli esperti prevedono che il tasso di inflazione per questo mese raggiungerà il 12%.

Anche per i prossimi mesi si prevedono tassi molto elevati: 9,1% a ottobre, 9,4% a novembre, 13,2% a dicembre e 14,3% a gennaio 2024.

Se queste previsioni si avvereranno, il 2023 sarà il tasso più alto registrato in Argentina dall’iperinflazione del 1989-1990 e supererà di gran lunga il tasso del 94,8% dello scorso anno. Evie

nk/veleno/mangia