Aprile 29, 2024

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Lula da Silva: “Il Brasile non merita di essere governato dal genocidio”

L’ex presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva (2003-2010) ha nuovamente messo in discussione l’amministrazione dell’attuale presidente, Jair Bolsonaro, sulla pandemia di coronavirus, affermando che il paese stava soffrendo “un’umiliazione davanti al mondo”.

Quanto alla leader del Partito Laburista (PT), ha detto durante la presentazione del libro “Memoriale della Verità” sulle procedure giudiziarie che le hanno permesso di essere incarcerata.

L’ex sindacalista, che guida i sondaggi sull’intenzione di votare alle presidenziali del 2022, scavalcando Bolsonaro, ha affermato che l’ex capo dell’esercito potrebbe essere eletto grazie alla sua retorica di “odio” contro la politica, nonostante abbia “vissuto tutta la sua vita”. come politico”, sia come consigliere che come deputato.

Inoltre, Lula ha affermato che per “molti anni” tutto il suo partito è stato sistematicamente attaccato dai principali media del Paese con l’obiettivo di “distruggerlo”, anche se questo, lungi dall’intimidire lo spazio politico, lo ha reso “più forte”.

Il tentativo di distruggere il Partito dei Lavoratori e la sinistra brasiliana non ebbe successo. Siamo riusciti a sopravvivere e ne siamo usciti molto più forti”, ha sottolineato.

Quanto all’attuale amministrazione, Lula da Silva ha accusato Bolsonaro di non curarsi della popolazione brasiliana “dall’epidemia, dalla fame, dal lavoro, dai salari”.

In Memory of Truth, l’ex presidente compila quasi 20 processi giudiziari nell’ambito dell’operazione Lava Jato e il suo percorso per dimostrare, secondo l’ex presidente, la sua innocenza.

Lula è stato escluso dalla partecipazione alle elezioni del 2018, dopo che la magistratura brasiliana gli ha imposto una condanna penale per presunti reati di corruzione, in un controverso caso guidato dall’ex giudice Sergio Moro, che in seguito divenne ministro della giustizia di Jair Bolsonaro. Questa mossa giudiziaria ha permesso all’estrema destra di avere un percorso chiaro verso la presidenza.

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