Aprile 29, 2024

Lamezia in strada

Trova tutti gli ultimi articoli e guarda programmi TV, servizi e podcast relativi all'Italia

Momenti dell’Umbria |  l’osservatore

Momenti dell’Umbria | l’osservatore

Originariamente abitata dagli Umbri, la regione passò successivamente sotto il controllo degli Etruschi, la cui principale roccaforte era la Toscana.

Foto per gentile concessione

Valli fiorite, fitte colline e montagne onnipresenti danno vita lì ad una magnifica flora, che giustifica il soprannome di cuore verde d’Italia.

Originariamente abitata dagli Umbri, la regione passò successivamente sotto il controllo degli Etruschi, la cui principale roccaforte era la Toscana.

Originariamente abitata dagli Umbri, la regione passò successivamente sotto il controllo degli Etruschi, la cui principale roccaforte era la Toscana.

In termini di clima, paesaggio, ulivi e cultura, l’Umbria condivide poco della sua passione per il vino con la Toscana. A dominare gli umbri sono il pregiato tartufo nero (45 per cento del totale nazionale), le salsicce di Nurcia e i legumi di Castelluccio.

Sul fronte architettonico, le sue chiese e cattedrali gotiche e i suoi palazzi ed edifici in stile romanico sono Patrimonio dell’Umanità.

Segui El Espectador su WhatsApp

Sebbene superata per dimensioni e influenza dalla Toscana, la viticoltura umbra e le sue regioni di Torgiano, Montefalco e Ovieto sono oggi le più interessanti dell’Italia centrale. Attirano estimatori e acquirenti, e famosi viticoltori toscani come il marchese Piero Antinori, che ha dato vita al Castello della Sala ad Arvieto, sono concentrati nel portare l’uva bianca Cressetto a nuovi traguardi. Altro protagonista è il magnate tessile Armaldo Cabrai, indipendente, storico e coraggioso promotore del vitigno locale Sagrantino.

Ma i produttori umbri più affermati sono Lungarotti, proprietari dell’omonima azienda vinicola, caratterizzata da solidi principi vitivinicoli ed enologici, stabiliti dal suo fondatore, Giorgio, discendente di agricoltori secolari. Francesco Jaganelli, nipote di Giorgio, mi ha detto in un recente viaggio a Bogotá che Bodega Lungarotti pratica un’agricoltura sostenibile e biologica, nel rispetto della qualità, della varietà dei prodotti, della tradizione e della visione innovativa. La famiglia assume una leadership culturale senza precedenti con i suoi musei e le sue attività a favore del vino e dell’olio d’oliva.

READ  L'hotel in Italia addebita un euro a notte. Qual è la situazione? - Europa - Internazionale

Le varietà comuni in Umbria includono Sangiovese, Sagrantino, Barbera e Merlot (per i rossi) e Crescetto, Treppiano e Verdello (per i bianchi). A Torgiano predomina il Sangiovese, talvolta assemblato con il Cabernet Sauvignon. A Montefalco regna il Sagrantino, grazie al lavoro di Cabrai e Lungarotti, che si sono dedicati ad addolcirne le antiche sfumature per renderlo un vino robusto e morbido. Oggi il Sagrantino di Montefalco è uno dei vini più ricercati da consumatori e collezionisti, poiché la sua naturale concentrazione e i fitti tannini gli consentono longevità.

Sei vini Lungarotti arrivano in Colombia: Rubesco Vigna Monticchio Torgiano Rosso Riserva DOCG, San Giorgio Umbria IGT, Umbria Sangiovese, Umbria Grechetto, Umbria Pinot Grigio e Umbria Cadetto Rosso. Tutto ciò rivela la freschezza e l’adattabilità della tavola. Dati su disponibilità e prezzi con il suo importatore ufficiale, Maestri Milano.