Maggio 18, 2024

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I produttori di case della fiera di Siviglia rivendicano uno spazio per roulotte dove i loro lavoratori possono vivere

I produttori di case della fiera di Siviglia rivendicano uno spazio per roulotte dove i loro lavoratori possono vivere

Siviglia, 12 aprile. (Stampa Europa) –

Eppure, a dieci giorni dall’inizio, ai realizzatori del numero della Fiera d’Aprile di Siviglia manca il personale per completare l’organico che andrà a presidiare gli stand – camerieri, cuochi e guardie giurate, soprattutto – sebbene il servizio sia “garantito in tutti”. .

In questo senso, il presidente della Confederazione andalusa degli albergatori fieristici, José David Martín, in dichiarazioni a Europa Press, ha chiesto al Comune di Siviglia uno spazio simile a quello dei lavoratori delle attrazioni in Calle del Infierno “per erigere roulotte dove il personale di cabina può vivere”.

In questo senso, nella primavera del 2021, in piena epidemia, l’amministrazione comunale ha previsto lo spazio per le carovane fieristiche, fornendo al parco servizi come pulizia, acqua e sicurezza. Vive Park aprì i battenti il ​​26 marzo di quell’anno e su quel terreno furono installate un centinaio di attrazioni.

Il capo del suddetto gruppo, che comprende poco più di un centinaio di imprenditori che gestiscono nel suo gruppo circa 800 chioschi, ha aggiunto: “L’aumento dei prezzi degli affitti delle case non contribuisce esattamente ad aumentare la domanda di dipendenti, anzi”.

La situazione è “leggermente riformata” rispetto allo scorso febbraio, quando l’associazione segnalava che in fiera c’erano un centinaio di registratori a cassette che avevano problemi a reperire professionisti a causa della scarsa richiesta di questo tipo di mestiere legato all’attività degli stand fieristici. .

“Poiché abbiamo denunciato pubblicamente il problema, ho ricevuto un curriculum via e-mail. Non ci sono professionisti che vogliono lavorare in queste professioni”, si lamenta il presidente dell’associazione, che insiste sull’idea che la mancanza di domanda nel virus Corona è un’epidemia e la sospensione di eventi di questo tipo perché “molti lavoratori che si dedicavano a queste professioni hanno scelto di cercare altri lavori, a causa della cessazione delle attività”, senza dimenticare l’impatto della riforma del lavoro a causa dell’obbligatorietà della registrazione non continuativa dei fissi.

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Già allora l’Amministrazione Comunale aveva comunicato di anticipare il termine esatto per il montaggio degli stand e di estendere gli orari ei giorni in cui si può accedere ad uno stand vero e proprio per svolgere tali attività per contribuire a mitigare questo problema.