Maggio 18, 2024

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La procura italiana sta indagando su casi di corruzione che coinvolgono un ex primo ministro italiano e un ex vicepresidente colombiano.

La procura italiana sta indagando su casi di corruzione che coinvolgono un ex primo ministro italiano e un ex vicepresidente colombiano.

6 giugno CI.- L’ex primo ministro italiano Massimo D’Alema e l’ex vicepresidente Marta Lucía Ramírez sono accusati di aver corrotto il ministero della Difesa colombiano per l’acquisto di materiale militare. Sul caso indaga la Procura di Napoli.

Diversi organi di stampa italiani confermano che Massimo D’Alema e Alessandro Propumo sono indagati dalla Procura di Napoli per vendita di navi e aerei militari alla Colombia. Il loro compito era scoprire che la Colombia avrebbe acquistato attrezzature militari per un valore di 4 miliardi di euro da due società italiane.

In cambio dell’acquisto da parte del Ministero della Difesa colombiano di armi italiane per un valore di 4 miliardi di euro, funzionari colombiani e rappresentanti italiani del governo di Ivan Dug riceveranno 80 milioni di euro in tangenti.

Le indagini dell’Italia hanno messo al centro dello scandalo Massimo D’Alema, l’ex primo ministro italiano in Colombia, mentre il presidente Gustavo Pedro ha chiesto all’ufficio del procuratore generale di aprire un’indagine separata che coinvolga funzionari del precedente governo.

Marta Lucia Ramírez, vicepresidente e presidente, è stata tra le persone coinvolte nel governo Duque per partecipare a casi di corruzione con aziende italiane. Sono stati menzionati anche Edgardo Fierro Flores, capo della Task Force per la fornitura di opportunità in Colombia, il tedesco Monroy Ramírez e Francisco Joya Brito, rappresentanti della Commissione del Senato colombiano.

Industria dell’approvvigionamento di armi

L’accordo ha visto la Colombia acquistare armi per un valore di oltre 4.000 milioni di euro dalle aziende italiane Leonardo e Fincandi. Per raggiungere questo obiettivo, hanno offerto 80 milioni di euro in tangenti, che sarebbero stati divisi; 40 milioni per la regione colombiana e 40 milioni per gli italiani.

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Tra gli indagati dai tribunali italiani ci sono Alessandro Propumo, ex consigliere di amministrazione di Leonardo e Giuseppe Giordano, ex direttore generale della divisione navi da guerra di Fiancontieri.

Coinvolti anche Francesco Amato ed Emanuele Caruso, che hanno prestato servizio come consiglieri per la cooperazione internazionale presso il Ministero degli Affari Esteri colombiano, ed erano in contatto con l’ex primo ministro italiano Massimo D’Alema, che ha mediato tra Propumo e Giordo.

D’Alema ha cercato di fare da mediatore tra uno studio legale di Miami (Usa) e il governo colombiano di Ivan Duque per vendere al ministero della Difesa quattro navi Fincantieri e due sottomarini e diversi aerei Leonardo.

“Ho cercato di contattare le aziende italiane e hanno accettato un ordine importante. I funzionari colombiani mi hanno contattato e si sono detti pronti a sostenere questa ipotesi. Ovviamente qualcuno si è arrabbiato ed è intervenuto per fermarlo”, ha detto D’Alema ai media italiani.

I negoziati sono durati circa sei mesi e hanno subito un’accelerazione tra gennaio e febbraio 2022 quando è finito il governo di Ivan Duke. Tuttavia, i media italiani hanno riferito che i colloqui sono stati annullati all’ultimo minuto.

reazioni

Il presidente Gustavo Pedro ha chiesto all’ufficio del procuratore colombiano di aprire le indagini sul caso di corruzione dell’ex presidente Ivan Duque che coinvolge diversi funzionari governativi di alto rango.

Da parte sua, l’ex vicepresidente Marta Lucía Ramírez ha negato i fatti e ha insistito sul fatto che si trattava di una cortina fumogena da parte del governo Pedro per distogliere l’attenzione dalle dichiarazioni dell’ex ambasciatore in Venezuela Armando Benedetti.

Non è ancora noto se il procuratore Francisco Barbosa aprirà un’indagine per corruzione che coinvolge persone dell’uribismo, come Marta Lucia Ramírez. Crescono però i dubbi sull’operato del pm accusato di difendere pubblici ministeri legati al Clan del Golfo, di rappresentare un’agenzia accusata di aver ordinato intercettazioni illecite ai danni di Marelvis Mesa, o di difendere l’ex presidente Alvaro Uribe. Welles.

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Oh veramente FC/06/06/2023/12:00