giovedì, Dicembre 5, 2024

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Roberto Perpignani afferma che la sensibilità è la chiave del montaggio del film

Il montatore italiano Roberto Perbinani ha dichiarato mercoledì in Messico che i montatori devono avere “credibilità e sensibilità” per essere in grado di manipolare le immagini cinematografiche e migliorare le emozioni che uno spettatore può provare davanti a una scena.

“Il principio è la credibilità, perché devi fare qualcosa di compatibile, che sembri reale (basato) su un rapporto diretto con lo spettatore, tutto è quel rapporto con lo spettatore, ma è molto importante pensare che durante il montaggio possiamo cambiare il forma di ciò che è stato pensato e previsto”, ha sottolineato. .

Il montatore, che ha lavorato con registi come Orson Welles e Bernardo Bertolucci e con i fratelli Vittorio e Paolo Taviani, ha dialogato con gli studenti e il pubblico che ha assistito alla 38esima edizione del Guadalajara International Film Festival (FICG) che si stava svolgendo dal sabato scorso fino a venerdì in questa capitale dello stato di Jalisco.

Ha sottolineato che la magia del montaggio risiede nella possibilità di trattare le immagini e rafforzare sentimenti o esprimere un’emozione esplicita che non era evidente nel materiale fotografico originale.

Ha dichiarato: “Il montaggio non mostra nulla, è sentire e condividere un’emozione, è il modo in cui apriamo i nostri cuori per dire: questo sono io”.

Il montatore, che sabato scorso ha ricevuto il Mayahuel International Award per 60 anni di carriera nel settore, ha affermato che il cinema è l’arte che unisce tutte le altre discipline artistiche e aumenta la consapevolezza dello spettatore.

“Puoi pensare che la musica, il suono, il discorso narrativo, la pittura, il colore, la letteratura, la poesia, le parole, tutto consista in una dinamica reciproca che non ha bisogno di schemi, perché il cinema, fino ad ora, è stato migliore”, ha detto. .

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Ha sottolineato che in alcune occasioni la musica o la fotografia hanno un ruolo maggiore, ma alla fine si fondono in un tutt’uno basato sulle sensazioni che vuole suscitare in chi sta davanti allo schermo.

Questa edizione della FICG riunisce quasi 80 cortometraggi e lungometraggi in competizione ufficiale nelle sezioni lungometraggi messicano, iberoamericano, documentario, animazione, ambientale e LGBTQ+.