Il governo italiano si è rifiutato di costruire una pista di discesa per slittini, quindi l’organizzazione dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 sarà costretta a portare le gare di bob, slittino e skeleton fuori dall’Italia, ha indicato lunedì il capo del comitato organizzatore.
“Due giorni fa” le autorità italiane hanno abbandonato questo costoso progetto e hanno iniziato a cercare “una pista esistente e funzionante”, ha spiegato Giovanni Malago intervenuto alla 141esima sessione del Comitato olimpico internazionale.
Il governo italiano si è rifiutato di costruire una pista di discesa per slittini, quindi l’organizzazione dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 sarà costretta a portare le gare di bob, slittino e skeleton fuori dall’Italia, ha indicato lunedì il capo del comitato organizzatore.
“Due giorni fa” le autorità italiane hanno abbandonato questo costoso progetto e hanno iniziato a cercare “una pista esistente e funzionante”, ha spiegato Giovanni Malago intervenuto alla 141esima sessione del Comitato olimpico internazionale (CIO) a Bombay.
Per ospitare le gare di bob poche settimane fa è stata proposta la città austriaca di Innsbruck, situata 400 km a nord-est di Milano, che aveva già organizzato i Giochi invernali nel 1976.
I Giochi invernali del 2026 prevedono una trafila geografica, poiché oltre agli eventi di bob fuori dall’Italia, i due centri dello sci alpino, Bormio e Cortina, sono a quasi cinque ore di distanza su strada.
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