Maggio 1, 2024

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La Bolivia respinge le critiche di Israele alle relazioni diplomatiche

La Bolivia respinge le critiche di Israele alle relazioni diplomatiche

“La Bolivia, guidata dalla sua costituzione politica statale e coerente con i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, riconosce il diritto di tutti i popoli del mondo alla pace”, si legge nel testo.

Aggiunge che, per questo motivo, promuove la cooperazione tra i popoli, per contribuire alla conoscenza reciproca, allo sviluppo equo e alla promozione del pluralismo culturale, nel pieno rispetto della sovranità degli Stati.

Il testo chiarisce quindi che il Paese Alto rifiuta ogni forma di guerra come mezzo per risolvere le controversie tra Stati e condanna il terrorismo in tutte le sue forme, indipendentemente dalla sua nazionalità o dal luogo in cui si manifesta.

Nella lettera si legge: “Pertanto, lo Stato Plurinazionale della Bolivia, riguardo alla nuova fase del confronto nella zona di Gaza, dal 7 ottobre, esprime la sua profonda preoccupazione e chiede un cessate il fuoco immediato”.

Teniamo anche presente che la vita è il bene più prezioso dell’umanità e che la vita dei palestinesi e degli israeliani ha lo stesso valore.

Inoltre, in conformità con le risoluzioni delle Nazioni Unite e con i principi del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario, invita il governo di Israele a smettere di stigmatizzare gli Stati sovrani e ad aderire a una serie di principi.

Si riferisce innanzitutto al rispetto del diritto alla vita, ai diritti umani e alla pace per il popolo palestinese, così come per tutti gli altri popoli.

Richiede l’accesso immediato alle organizzazioni internazionali e ai paesi che intendono fornire aiuti umanitari e per coprire i bisogni primari di coloro che Tel Aviv priva di cibo, medicine, elettricità, carburante e acqua.

Esorta la parte israeliana a rispettare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e dell’Assemblea generale, in particolare la risoluzione A/ES/10L25 del 27 ottobre 2023, che chiede un cessate il fuoco e la sostenibilità degli aiuti umanitari.

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Il documento sottolinea: “Ascoltate le migliaia e migliaia di voci di persone, leader e governi del mondo che chiedono la fine dell’uccisione e del genocidio dei palestinesi a Gaza”.

La dichiarazione invita le forze israeliane a smettere di attaccare scuole, ospedali e rifugi per coloro che cercano di sfuggire alle bombe e alle armi che lanciano costantemente.

Il Ministero degli Affari Esteri ribadisce che “lo Stato Plurinazionale della Bolivia non farà tacere la sua voce di fronte ai crimini di guerra e ai crimini contro l’umanità, che vengono commessi a Gaza con la falsa giustificazione della legittima difesa del governo di Israele”.

GAI/JBM