Più conveniente, efficiente e pratico. È il nuovo spazio digitale Castilla y León a Palencia, che funziona già quasi a pieno regime dove un tempo si trovava l’antico Club per Anziani San Antolin, accanto alla scuola infantile dell’antica Casa Cuna, in via Nuestra Señora de Rocamador ( con l’altro lato in via Modesto La Fuente). I lavori di ristrutturazione di questo immobile, per un costo di € 381.326, sono iniziati nell’agosto 2022 e hanno richiesto un periodo di completamento di otto mesi, anche se allungati nel tempo. Anche se mancano ancora gli ultimi ritocchi all’impianto e si attende la sua inaugurazione, forse l’11 dicembre, da parte del ministro dei Trasporti María González Corral, l’impianto è già in funzione da circa un mese e si prevede che a metà dicembre non sarà più operativo. essere un quadrato vuoto.
Lo stabilimento ristrutturato, aperto dalle 9:00 alle 14:30, si trova in un edificio allungato a un piano costruito negli anni Quaranta (1949). Secondo il progetto, i 241,97 metri quadrati del vecchio club senior sono stati rinnovati, mentre il resto dell’edificio è ancora occupato dalla Scuola di Educazione della Prima Infanzia Virgen del Carmen e da altri studenti dall’altra parte delle mura.
Nei dodici anni in cui lo spazio digitale ha operato negli edifici messi a disposizione gratuitamente dall’Arcidiocesi di Valencia all’interno del Seminario Maggiore, ha raggiunto il suo obiettivo di formare e migliorare le competenze digitali dei valenciani, con circa novemila persone. Gli utenti sono una persona in questo momento. I dati sulle attività formative e sugli esami di certificazione delle competenze digitali confermano l’utilità e la domanda di questi spazi distribuiti nei nove capoluoghi di provincia. Il Governo di Castiglia e León insiste che CyL Digital sia un programma aperto a tutti i cittadini di Castiglia e León che comprende attività e iniziative per sensibilizzare, formare e consigliare le persone sull’applicazione delle tecnologie nella loro vita quotidiana, con opzioni di insegnamento gratuite. Gli studenti possono migliorare l’uso dei telefoni cellulari, della posta elettronica e di applicazioni come la gestione degli appuntamenti medici da un dispositivo, servizi bancari elettronici o intelligenza artificiale.
Mentre lo spazio digitale si sposta dall’edificio del Seminario all’antica Casa Cuna, un altro pezzo del tabellone si sposta. L’archivio dell’Arcidiocesi di Valencia è stato ospitato nel vescovado, ma con un teletrasporto in quella che era conosciuta come la Scuola Teologica Maggiore per occupare anche parte dello spazio digitale che rimane libero. I lavori eseguiti lo scorso anno hanno permesso di attrezzare quattro sale che possono ospitare più di 45mila volumi tra i documenti dell’archivio diocesano e la grande biblioteca del seminario. La ristrutturazione ha previsto la modifica di uno dei grandi corridoi della scuola, trasformandolo in tre diverse gallerie, e un’altra al piano superiore. La tecnologia avanzata e la sicurezza contro i rischi d’incendio consentiranno di preservare meglio questo patrimonio, anche adesso nel palazzo vescovile.
L’archivio storico diocesano, che ha rilasciato 830 tessere associative, è chiuso dal 15 di questo mese, in attesa del complesso processo di trasferimento, durante il quale dovranno essere spostati 11.000 scatoloni contenenti circa 30.000 libri. Ospita e custodisce i documenti diocesani, nonché numerosi archivi parrocchiali. I libri digitali, essenzialmente sacri, sono 4.345, di cui 4.080 già indicizzati grazie alla collaborazione di quasi un centinaio di volontari. La nuova cartella è mobile, il che permette di guadagnare spazio eliminando i corridoi tra gli scaffali, che sono alti cinque metri, e per non fare molta fatica, è dotata di un motore che la sposta e permette l’accesso alla corridoio desiderato.
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