giovedì, Dicembre 5, 2024

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La pesca spagnola apprezza l’Italia e la sua opposizione al piano d’azione europeo

La pesca spagnola apprezza l’Italia e la sua opposizione al piano d’azione europeo

Il settore ittico italiano ha tenuto ieri la sua Mobilitazione Nazionale Nelle Marinerie Italiane, una protesta di otto associazioni contro il Paese promotore (AGCI Agrital, Legacoop Agroalimentare, Confocooperative Fedagripesca, Uila Pesca, Federpesca, Coldiretti, Fai CISL e Flai CGIL). Un piano d’azione europeo promosso da Bruxelles. Criticandolo in quanto fornisce un “forte limite” al trascinamento del blocco sociale entro il 2030, le associazioni hanno condannato l’impatto sociale ed economico che potrebbe creare sulle imprese e sui lavoratori in mare. E la società è esposta a “grossolana dipendenza” da terzi in termini di distribuzione.

La manifestazione, che si è svolta lungo la costa della nazione mediterranea, è stata elogiata in Spagna. Javier Garratt, segretario generale di Sebesca, ha detto a Faro che la sua azienda non sta prendendo in considerazione un’azione simile, anche se ha insistito sul fatto che “i messaggi dall’Italia e da qui sono gli stessi”. In questo senso, ha sostenuto che la strategia spagnola prevedeva una comunicazione dirompente, esemplificando Metapesca, una campagna satirica che ha funzionato bene sui social network.

Nel Paese di cui Roma è la capitale, la pesca a strascico rappresenta il 20% della flotta, con oltre 2000 pescherecci che impiegano circa 7000 addetti e rappresentano la metà del fatturato. Per questo ieri 8 sindacati hanno indetto uno sciopero per fermare la rimozione del settore della pesca e garantire un “futuro”.

Secondo Edelmiro Ulloa, amministratore delegato della Cooperativa degli Armatori del Porto di Vigo (ARVI), sono nei loro diritti e hanno ragione. “Se la Commissione europea continua su questa linea, la pesca non solo ne risentirà, ma anche di più”, ha affermato, aggiungendo che “la sovranità alimentare è oggi più che mai a rischio”.

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